Elezioni, la calda estate dei candidati aretini

. Inserito in Diario di Bordo

Sia nel centrosinistra che nel centrodestra aretino si lavora alacremente in queste ore alla definizione delle candidature, in particolare per quel che riguarda il collegio uninominale della Camera, comprendente la provincia di Arezzo, Figline Valdarno e Reggello.

E' il 22 agosto la data limite entro la quale i partiti che concorreranno alle elezioni politiche del 25 settembre dovranno presentare le liste elettorali con l'elenco dei candidati. Chi potrebbe rappresentare gli aretini in Parlamento nella prossima legislatura? Vediamo a che punto è la scelta dei candidati.

Nello schieramento di centro sinistra, dopo settimane di dibattito interno non sempre vissuto serenamente dai protagonisti, alla fine si è giunti alla definizione di una lista di sei nominativi, prima inviata ai vertici regionali fiorentini, poi piombata sul tavolo del segretario nazionale Enrico Letta, che avrà l'ultima parola. L'uomo di punta resta Vincenzo Ceccarelli, una certezza per il Partito Democratico, punto di riferimento anche in una fase di persistenti débâcle elettorali del partito che per decenni ha governato il territorio. Ceccarelli è stato capace di raccogliere, nelle elezioni regionali del 2015, il maggior numero di preferenze tra i candidati della Toscana, confermato nella Giunta regionale con delega alle Infrastrutture, mobilità, urbanistica e politiche abitative, incarico assunto già nel 2013 dopo le esperienze da sindaco di Castel San Niccolò e presidente della Provincia di Arezzo. Si ripete nel 2020, portando a casa più di 14.500 preferenze personali, dato che segna un primato assoluto per il casentinese e lo porta al ruolo di capogruppo Pd in Consiglio Regionale. Sostenuto, pare, anche da un documento firmato all'unanimità da tutti i sindaci del  Pd della Provincia di Arezzo, Ceccarelli è dunque il prescelto all'unanimità, dopo vivace dibattito interno, insieme al sindaco di Lucignano Roberta Casini, il segretario provinciale del Pd Francesco Ruscelli che ha deciso di misurarsi con le urne, l'ex sindaco di Cortona e attuale Presidente Commissione Pari Opportunità della Toscana Francesca Basanieri, il consigliere ed ex segretario comunale del Pd Alessandro Caneschi e la sindaca di Talla Eleonora Ducci. 

Nel centrodestra aretino, continua ad essere Francesco Macrì, un'altra "macchina da voti", il nome più attendibile. Considerato che a livello regionale a Fratelli d'Italia spettano 4 seggi, 3 alla Lega e 2 Forza Italia, l'ex presidente di Estra alla fine potrebbe spuntarla, respingendo il tentativo di assalto, nelle ultime ore, di Stefano Mugnai, deputato in uscita e transitato a legislatura in corso, non senza tensioni interne, da Forza Italia a Coraggio Italia e infine a Vinciamo Italia. Potrebbe dunque risultare decisivo, in tal senso, l'atteggiamento politico coerente di Macrì rispetto al contendente. E molto probabilmente, se le note vicende giudiziarie che lo gravano avessero trovato già una soluzione (in questo la pachidermica lentezza del sistema giudiziario italiano non aiuta di certo) la partita sarebbe già stata chiusa, anzi non si sarebbe nemmeno disputata. Per dissipare le ultime incertezze, il centrodestra aretino si appresta all'ennesimo summit: questo sabato è programmato infatti un incontro, al quale prenderanno parte tutte le componenti, tra cui la vice sindaco Lucia Tanti, il consigliere regionale di Fratelli d'Italia Gabriele Veneri, il commissario provinciale della Lega Matteo Grassi ed esponenti provinciali di Forza Italia. Ci si attende una decisione definitiva, tenuto conto che paiono ampiamente superate fibrillazioni e polemiche dei mesi scorsi, "nella consapevolezza - è il mantra interno al centrodestra - che lo schieramento che si appresta a governare il Paese, deve dimostrare senso di responsabilità e compattezza".

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Guido Albucci

Guido Albucci

Di tante passioni, di molti interessi. Curioso per predisposizione, comunicatore per inclinazione e preparazione