La comunicazione in tempo di guerra. Menchetti scrive a Giani: "Caro Presidente, inverti la rotta"

. Inserito in Diario di Bordo

In Toscana polemiche sui vaccini. Ora si apre un altro fronte. Critiche a Giani, che prima conferma la zona arancione con "azione chirurgica di zone rosse", poi è costretto alla retromarcia per un errato calcolo di dati. E Menchetti scrive: "Fatti errori, comunicare solo dati certi"

Toscana arancione (forse) con zone rosse

"La decisione è competenza del ministero sulla base dei dati” ma “i dati oggettivi fanno propendere per la zona arancione” per la Toscana. Questo l'annuncio del presidente regionale Eugenio Giani a poche ore dall’ufficializzazione delle “fasce di colore” da parte del governo. E tutto pronto per l'incontro serale con i sindaci per le zone rosse locali. Poi niente da fare: un ricalcolo dei casi riguardante la provincia di Prato (102 nuovi casi rilevati che non dovevano essere conteggiati nei numeri di ieri ma in quelli dell'altro ieri e quindi andavano comunicati ad integrazione all'Istituto Superiore di Sanità e al Cts, il comitato tecnico scientifico per la valutazione del colore) costringe la Toscana alla zona rossa da lunedì 29 marzo per 15 giorni. C'è da dire che la Toscana viaggiava comunque al limite dei 250 casi settimanali per 100 mila abitanti, trovandosi a 248. Con il riconteggio passa a 251, quindi oltre la soglia fissata. Giovedì la regione era a quota  9.150 contagi, 82 in meno di quelli necessari per far scattare le restrizioni massime. Aggiungendone 20, il limite è stato superato, di poco ma siamo andati oltre. Se a questo associamo il dato del preoccupante sovraccarico delle terapie intensive, che nella nostra regione è al 42%, ecco che il quadro che ne emerge è a dir poco preoccupante.

Ore 18, la doccia fredda

In ogni caso, la notizia del ricalcolo dei dati arriva intorno alle 18 al Ceps, il comitato regionale istituito dal Presidente che si riunisce ogni venerdì per valutare la situazione delle scuole: "Ho parlato ora con il ministro Speranza: siamo zona rossa", dice Giani. Presenti anche gli assessori al diritto alla salute e all’istruzione, Simone Bezzini e Alessandra Nardini, mentre in videoconferenza erano collegati anche sindaci, Prefetture, Unità sanitarie locali, Province. Giani di lì a poco scrive sui social: "Il Ministro Roberto Speranza mi ha appena comunicato le risultanze della cabina di regia del Comitato Tecnico Scientifico. I dati della Toscana hanno un valore di contagi su 7 giorni pari a 251 su 100 mila abitanti, rispetto al limite previsto dal decreto legge approvato dal Governo Draghi di 250 su 100 mila abitanti". E arriva anche l'annullamento del summit previsto alle 21 con sindaci aretini e presidente della Provincia per quell'azione chirurgica che non è più possibile attivare.

La speranza ora è riposta sui vaccini

Questa restrizione – ha precisato il presidente Eugenio Giani – fa sì che anche gli studenti toscani debbano stare a casa con tre giorni di anticipo rispetto alle tradizionali vacanze pasquali. Vedremo poi come andranno i dati ad inizio di aprile per capire se riusciremo a tornare in zona arancione, così come è avvenuto dal 1 gennaio ad oggi, periodo in cui ci siamo alternati tra l’arancione e il giallo. Confido che la crescita del numero delle vaccinazioni, ormai sopra le 570.000 e sopra l’88% delle dosi ricevute e somministrate, un dato che è superiore alla media nazionale, ci aiuti a tornare in arancione”.

Ginetta Menchetti: "Toscana in difficoltà, fatti errori, dare solo informazioni certe"

Nel frattempo monta la polemica social (e non è una novità, di questi tempi in particolare), ma anche tra sindaci e amministratori, che suggeriscono a Giani perlomeno una maggiore cautela nella comunicazione. Uno tra tutti: il primo cittadino di Civitella in Valdichiana, Ginetta Menchetti, che si fa sentire scrivendo al Presidente:

"Carissimo Presidente,
in un’ottica di trasparenza e schiettezza che mi contraddistingue sempre anche nel rapporto con te, e nei confronti dei miei cittadini e non solo, non posso fare a meno di esprimere il mio più grande rammarico e grande delusione per l’informativa divulgata dalla regione nella giornata di oggi.
Il periodo è già molto complesso, attività chiuse, vaccinazione con gravi ritardi che hanno visto la priorità di certe categorie dimenticandone totalmente altre, con maggior rischio di contagio senza una, almeno, percepibile valida motivazione.
A questo si aggiunge la notizia di oggi che la Toscana sarebbe stata zona arancione, con la tua disponibilità a valutare in provincia di Arezzo, seppur con tasso superiore ai 250 casi positivi rispetto ai 100.000, la possibilità per almeno l’area Valdichiana di passare in zona arancione.
Ci avevamo sperato tutti, amministratori, cittadini genitori e studenti, invece alle 18 ci giunge la doccia fredda della comunicazione ricevuta dal ministro che la Toscana sarebbe diventata rossa.
Pur comprendendo le difficoltà del momento, soprattutto per chi ricopre un ruolo istituzionale di grande responsabilità come il tuo, impegnato contemporaneamente su mille fronti, ritengo non accettabile dare comunicazioni non certe qualunque sia il loro contenuto, non solo perché destabilizza, ma perché crea ancor più insofferenza nei cittadini che da ormai un anno vivono in un contesto di grande difficoltà.
E’ sotto l’occhio di tutti l’affanno della regione Toscana nella gestione di questo periodo di pandemia, sarebbe forse più opportuno riconoscere gli errori, che lavorando sono pure comprensibili, e attivarsi per risolverli, anziché cercare responsabilità terze come oggi è successo con i medici di famiglia, che in particolare in questo territorio, nonostante le difficoltà di accesso dovute al Covid, sono stati un importante presidio e lo stanno dimostrando anche in queste settimane con la vaccinazione degli ultra ottantenni.
Mi auguro che la regione Toscana, con l’impegno di tutti, inverta velocemente la rotta nella gestione di questa pandemia.
Buon lavoro Presidente".

Il Sindaco di Civitella in Val Di Chiana

Tags: Regione Toscana zona rossa

Guido Albucci

Guido Albucci

Di tante passioni, di molti interessi. Curioso per predisposizione, comunicatore per inclinazione e preparazione