Carne argentina, ma era francese, salse scadute: la Forestale colpisce Streetfood

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Manifestazione in regola, ma per due operatori del cibo di strada si ipotizzano i reati di frode in commercio e pubblicità ingannevole. Decine di migliaia di euro di sanzioni. Verifiche anche sul rispetto delle normative in materia di lavoro
I Carabinieri Forestali, coadiuvati dal Gruppo ambiente della Procura di Arezzo, hanno svolto verifiche sulla tracciabilità degli alimenti e sul rispetto della normativa igienico sanitaria.
"L’operazione è iniziata nel primo pomeriggio di ieri ed ha coinvolto 3 pattuglie di militari che hanno passato al setaccio molti espositori ai quali è stato chiesto di documentare l’origine dei propri prodotti. Conseguentemente è stata verificata l’informazione che veniva data al pubblico per il commercio degli stessi, i sistemi di conservazione adottati, le scadenze e il corretto rispetto dei protocolli sanitari ed è nell’ambito di queste attività che sono state riscontrate da parte di alcuni operatori, delle violazioni gravi che non mettono in discussione il buon nome della manifestazione poiché se confrontati con la mole di operatori trovati in regola, sono una parte del tutto residuale, ma che lasciano senz’altro una macchia sulla giornata di ieri. In particolare un’importante stand, noto per la sua stabile presenza, ha evidenziato una serie di gravi irregolarità alle quali ne sono conseguite importanti contestazioni sia penali che amministrative. Nella fattispecie la carne veniva presentata al pubblico insieme a simboli, bandiere, denominazioni e stile da richiamare senza alcun dubbio l’origine argentina della stessa ed anche il prezzo altrettanto coerente. Circa 20 euro a portata.
Si trattava invece di carne francese (ad eccezione dell’angus che si presentava ancora sigillata nel deposito freezer e non esposta al pubblico) acquistata in un noto supermercato della grande distribuzione e ad costo un sensibilmente inferiore rispetto a quello pubblicizzato. Nel medesimo stand è stata trovata un'altra pietanza tipicamente argentina denominata "empanadas’’ (trattasi di fagottini di carne e verdure) la cui origine è risultata sconosciuta, niente ingredienti e bolle di acquisto, nessun documento che ne provasse l’origine ed è per questo che è stato disposto il blocco sanitario delle stesse con immediata distruzione. Stessa sorte a delle salse denominate "umicurry" poiché anch’esse completamente sprovviste di origine e ingredienti. Nei confronti del medesimo operatore sono state riscontrate anche altre gravi violazioni tra cui: mancato rispetto del manuale di autocontrollo, mancata indicazione degli allergeni, trasporto promiscuo di carni (a diretto contatto con altri materiali) e presenza di mosche a contatto con il banco di lavoro e con i coltelli utilizzati per la preparazione delle griglie. Grande difficoltà anche per risalire ai tranci di carne trasportati dal predetto espositore che ha richiesto sforzi notevoli poiché sugli stessi non risultavano essere state apposte (tranne in qualche caso) le etichette di provenienze e pertanto sono stati necessari accertamenti anche presso il luogo di origine delle stesse".

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