Furia in banca: aggredisce la guardia giurata e gli agenti
Arrestato un uomo per resistenza e lesioni a pubblico ufficiale
Nella tarda mattinata di ieri, la Polizia di Stato di Arezzo ha proceduto all’arresto di un individuo accusato di resistenza e lesioni a pubblico ufficiale: guardia giurata e agente sono dovuti ricorrere alle cure dei medici
L'intervento è stato effettuato dal personale della squadra Volanti, chiamato ad intervenire presso un’agenzia B.P.E.R. situata in Corso Italia ad Arezzo, a seguito di una segnalazione ricevuta dal NUE 112. Secondo quanto riportato, un uomo di origine straniera, in evidente stato di agitazione, aveva aggredito la guardia giurata in servizio presso l’istituto bancario. Per difendersi dall’aggressione, la guardia è stata costretta a utilizzare lo spray al peperoncino.
Gli agenti, giunti sul posto, hanno inizialmente convinto l’aggressore a seguirli in Questura per gli accertamenti del caso. Tuttavia, poco dopo, l'uomo ha avuto un nuovo scatto di violenza, cercando di afferrare la fondina di uno degli agenti nel tentativo di sottrargli l’arma. Grazie alla pronta reazione degli operatori, il tentativo è stato neutralizzato, portando a una breve colluttazione che ha permesso di immobilizzare il soggetto.
Accompagnato in Questura, sono state raccolte le testimonianze del direttore dell’agenzia e della guardia giurata. Quest'ultima, insieme a uno degli agenti coinvolti, ha dovuto ricorrere alle cure mediche presso il Pronto Soccorso a causa delle lesioni riportate durante l’aggressione.
L'uomo, una volta identificato e fotosegnalato, è stato arrestato. Su disposizione del Pubblico Ministero di turno presso la Procura della Repubblica, è stato trattenuto nelle camere di sicurezza della Questura, in attesa dell’udienza di convalida e del rito direttissimo, avvenuto questa mattina. L’arresto è stato convalidato e al soggetto è stata applicata la misura cautelare della custodia in carcere.
Si ricorda che, nell'attuale fase del procedimento, l'indagato è presunto innocente fino a prova contraria e fino al definitivo accertamento della sua colpevolezza mediante sentenza irrevocabile.