Arezzo, baby gang in azione: a 14 anni costretto a consegnare giubbotto, felpa e scarpe

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Sabato sera 20 gennaio stavo rientrando a casa percorrendo piazza Sant’Agostino ad Arezzo, erano all’incirca le 22,30 quando ho incrociato un gruppo di ragazzi sui 14/15 anni che avevano appena avuto una brutta disavventura ed erano di conseguenza sconvolti.

Questi i fatti che mi sono stati esposti dai malcapitati e dal genitore di uno di questi giovani, un episodio allucinante che ci testimonia ancora una volta come Arezzo sia diventata una città fuori controllo, specialmente il sabato sera. Questi ragazzi, pochi minuti prima, erano stati avvicinati da tre individui sui 17/18 anni, che sarebbero stati descritti come nordafricani, i quali li hanno prima minacciati, poi aggrediti e infine derubati in pieno Corso Italia, a pochi metri dal semaforo dei portici. Uno di questi quattordicenni è stato costretto, sotto la violenta minaccia dei tre, a consegnare il giubbotto, la felpa e addirittura le scarpe, lasciandolo praticamente scalzo e in maniche corte. I tre malintenzionati si sono dati subito alla fuga, dileguandosi in una traversa di Corso Italia. Gli adolescenti vittime della rapina erano ovviamente sconvolti, traumatizzati, qualcuno piangeva e non si dava pace per quanto accaduto. Al momento dell’aggressione stavano raggiungendo i genitori in piazza Sant’Agostino che li aspettavano per riaccompagnarli a casa. Nonostante a quell’ora il Corso fosse ancora frequentato, nessuno è riuscito ad intervenire, anche perché, come mi è stato riferito da una delle vittime, l’azione dei tre ladri sarebbe stata fulminea. A quanto pare, ma questa notizia dev’essere ancora confermata perché riportata e letta sui social, la scena si è ripetuta un quarto d’ora più tardi sotto i portici, con i tre che ancora avevano in mano gli indumenti sottratti poco prima e con le stesse modalità violente hanno sottratto un giubbotto ad un altro quattordicenne. È stata chiamata la Polizia che al momento sta svolgendo indagini per risalire agli autori di questo brutto episodio. Per i giovani derubati tanto spavento, un’esperienza a dir poco traumatica che sarà difficile dimenticare. È triste doverlo ammettere, ma purtroppo Arezzo è una città sempre più invivibile e violenta.

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Massimo Gianni

Massimo Gianni

giornalista iscritto all’Ordine dal 1988, collabora con testate giornalistiche televisive e radiofoniche.