Raid a scuola: autori della devastazione due alunni espulsi. Danni per decine di migliaia di euro

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Il preside prof. De Iasi: "Non facciamolo passare come un gesto di disagio, è tutt'altro". Autori del raid vandalico, con danni che si aggirano intorno ai 50 mila euro, sarebbero due alunni residenti a Pontassieve e a Montevarchi, espulsi il giorno prima a causa di atti di bullismo. 

Dopo essersi introdotti da una finestra socchiusa non collegata al sistema di allarme, hanno iniziato la loro opera di distruzione: aule devastate, a pezzi le lavagne interattive Lim, così come gli strumenti informatici, vetri infranti, piante rovesciate e divelte nelle aule e lungo i corridoi. E poteva andare peggio, se non fosse scattato l'allarme che ha messo in fuga i vandali. E' quanto accaduto nella notte tra giovedì e venerdì scorso all'istituto Omnicomprensivo “Fanfani-Camaiti” di Pieve Santo Stefano. All'apertura della scuola l'amara sorpresa. Subito avvertito il dirigente scolastico prof. Giuseppe De Iasi, che ha constatato "l'ambiente rovinato, nelle aule sono state danneggiate tutte le apparecchiature e attrezzature elettroniche come computer d'aula, pc, monitor touch, Lim, proiettori, fotocopiatrici". Danni ingenti, secondo le prime stime oltre i 50 mila euro. I Carabinieri della Compagnia di Sansepolcro, guidati dal comandante Carmine Feola, allertati dal preside, hanno ascoltato i docenti dell'istituto e con un'indagine lampo sono giunti alla conclusione che a mettere a segno il raid vandalico siano stati due alunni espulsi dall'istituto, uno minorenne residente a Pontassieve e l'altro maggiorenne di Montevarchi. I due ragazzi, di origine straniera, erano stati espulsi a causa di atti di bullismo verso altri studenti. Tanti gli elementi che hanno portato gli inquirenti in questa direzione: la conoscenza, da parte dei soggetti, degli ambienti messi sottosopra, un post apparso sui social nella notte, poco dopo il raid e la fuga, una ferita riportata da uno dei due giovani durante le fasi di distruzione, un mazzo di chiavi della scuola trovato in possesso del minore. Inevitabile la denuncia per danneggiamento in concorso, con l'aggravante del porto abusivo di armi, visto che uno dei due è stato trovato in possesso di un coltello.

Per un giorno le lezioni si sono svolte all'aperto e in palestra. Domani gli studenti potranno tornare regolarmente nelle aule, tornate agibili dopo il duro lavoro delle ultime ore. Ci vorrà un po' di più invece per l'acquisto di nuovi strumenti informatici, indispensabili per lo svolgimento delle lezioni. Il preside intanto ha ricevuto parole di solidarietà e vicinanza dal dirigente scolastico regionale dott. Roberto Curtolo, dalla Provincia e dal sindaco di Pieve Santo Stefano, Claudio Marcelli, che appena informato della vicenda si è recato nei locali scolastici dell'Istituto Fanfani-Camaiti. "Appena arrivato - racconta - mi sono subito reso conto della vergognosa devastazione provocata per puro spirito di distruzione. Violate le aule con la rottura dei supporti informatici (lavagne e PC), rotte vetrine e danneggiato l'ingresso. Ho voluto quindi esprimere tutta la mia solidarietà al Dirigente Scolastico e a tutto il personale scolastico, in questa sede la voglio esprimere anche a tutti gli studenti che stamane sono stati penalizzati dalle gesta sconsiderate di veri e propri delinquenti". 

 

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