Diagnosi errata di tumore, amputato il pene per sbaglio. Medico in aula

. Inserito in Cronaca

Ad Arezzo un uomo è stato sottoposto ad un intervento chirurgico di amputazione del pene per un sospetto tumore. L'intervento fu eseguito nel novembre 2018 all'ospedale San Donato di Arezzo. La patologia tumorale è stata smentita da esami istologici.

Il paziente si ritiene vittima di un gravissimo danno e chiede di essere risarcito dall'urologo che ha effettuato l'intervento, un medico di 30 anni, che rischia ora di finire a processo. Una decisione in tal senso verrà presa il prossimo 9 marzo, quando è in programma l'udienza preliminare. Il fatto risale al 13 novembre 2018, quando venne eseguito l'intervento presso l'ospedale San Donato di Arezzo. L'operazione chirurgica demolitiva fu effettuata su un uomo di 69 anni residente in Valtiberina precedentemente visitato nel mese di ottobre. Secondo quanto ricostruito dai legali del paziente, si sospettava una patologia tumorale al pene, poi smentita dagli esami istologici "tardivi" sui tessuti prelevati. Il caso sanitario, come riferito dal "Corriere di Arezzo", è oggetto di un fascicolo giudiziario che arriverà nell'aula del giudice del Tribunale di Arezzo, Claudio Lara per l'udienza preliminare. Il pm Laura Taddei aveva inizialmente concluso per l'archiviazione, ma gli avvocati del paziente si sono opposti dal gip e dopo l'udienza tenuta a fine 2022 il giudice Giulia Soldini ha optato per l'imputazione coatta del medico per lesioni gravissime.

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