"Accesa conflittualità familiare", la guardia giurata resta in carcere
- Arezzo, lite familiare: colpi di pistola contro un uomo di 44 anni. Arrestato il cognato Ar24Tv
- Sparo al cognato "per errore". La difesa chiede i domiciliari, attesa per decisione del Giudice
Resta in carcere Francesco Colonna, la guardia giurata di 41 anni che nella serata di mercoledì 25 gennaio, al culmine di una lite familiare, ha ferito gravemente il cognato Luca Valli, 44 anni, nell'appartamento di via Pietro Benvenuti ad Arezzo. Per il giudice "ha dimostrato freddezza".
"Ho sparato per sbaglio, il colpo è partito in maniera accidentale". E' quanto ha dichiarato Francesco Colonna di fronte al gip Giulia Soldini nel corso dell'udienza di convalida degli arresti. "Un tragico incidente, sono molto legato a mio cognato", un altro passo della deposizione dell'uomo, difeso dagli avvocati Felciai e Melani Graverini, durante l'interrogatorio di garanzia. Di altro avviso la pm Julia Maggiore, la quale ha chiesto la custodia cautelare in carcere per la guardia giurata di 41 anni. Richiesta accolta dal giudice Soldini: Colonna resterà in carcere con l'accusa di tentato omicidio, poiché, considerata "la particolare conflittualità familiare, vi è il pericolo che, sebbene Colonna sia incensurato, di episodi di violenza nel contesto domiciliare, possano ulteriormente verificarsi". Il vigilantes, "che portava con sé un'arma carica", la Beretta detenuta per lo svolgimento della mansione di guardia giurata, ha "dimostrato freddezza", recita l'ordinanza di conferma degli arresti. Spetterà ora ai legali Gian Luca Felciai e Pero Melani Graverini, perizie e testimonianze alla mano, tentare di smontare il grave capo d'imputazione o perlomeno alleggerire la posizione del loro assistito. "Colonna è sotto shock per quanto accaduto, ma sta collaborando e continuerà a farlo", avevano dichiarato gli avvocati all'uscita dell'udienza. Collaborazione che non è stata evidentemente ritenuta da Soldini sufficiente ad alleviare la misura degli arresti, in attesa di buone notizie dall'ospedale, dove restano gravi le condizioni del ferito, Luca Valli.
Subito dopo i fatti, Colonna era stato arrestato e interrogato per ore, nella notte, dal pm Julia Maggiore e dal dirigente della Squadra mobile di Arezzo, Sergio Leo. Il 41enne aveva ricostruito in Questura le drammatiche fasi della tragedia: la lite sarebbe esplosa con la sorella, innescata da questioni riguardanti il mantenimento della madre. La donna ha chiamato in sostegno il marito Luca Valli, 44 anni, giunto nell'appartamento in via Benvenuti e a quel punto la discussione è degenerata. Colonna ha estratto la pistola in uso per il mestiere di vigilantes e ha sparato un colpo al cognato, rimasto gravemente ferito all'addome e sottoposto ad un delicato intervento chirurgico. Per l'uomo, ricoverato all'ospedale San Donato, la prognosi rimane riservata. Dovranno essere sentite anche le altre persone che erano presenti al momento dello sparo: la moglie di Valli e il figlio, dalle cui deposizioni potranno emergere altri elementi utili alle indagini e alla ricostruzione dei drammatici fatti avvenuti nell'appartamento sito al civico 14 di via Pietro Benvenuti.
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