Scontri ultras in autostrada, nove indagati: per la Procura di Arezzo non fu solo rissa

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La procura di Arezzo ha aperto un fascicolo per i reati di rissa aggravata, interruzione di pubblico servizio e attentato alla sicurezza dei trasporti per nove tifosi, tre sostenitori della Roma e sei del Napoli, che domenica 8 gennaio all'altezza dell'area di servizio hanno messo sotto scacco automobilisti e forze dell'ordine.

Proseguono le indagini sui violenti scontri tra i tifosi del Napoli e della Roma andati in scena sull'Autostrada del Sole, in territorio aretino. Grazie ai video sono stati individuati tre sostenitori giallorossi e sei azzurri, già sottoposti alla misura del Daspo, ora anche stati inseriti nel registro degli indagati dalla Procura della Repubblica di Arezzo. Dovranno rispondere non solo del reato di rissa aggravata, ma anche di interruzione di pubblico servizio e attentato alla sicurezza dei trasporti. All'altezza dell'area di servizio di Badia al Pino, gli ultrà di Napoli e Roma si fronteggiarono selvaggiamente, costringendo le forze dell'ordine ad interrompere il traffico, causando gravi disagi agli automobilisti. Ne scaturì una violenta sassaiola, lancio di fumogeni e poi una vera e propria guerriglia tra 300 violenti lungo le carreggiate della A1 con oggetti contundenti, razzi, bengala, fuochi artificiali, petardi, bastoni e mazze. Al termine un solo ferito, Martino Di Tosto, l’ultrà romanista 43enne accompagnato dai compari all'ospedale San Donato di Arezzo per essere medicato, poi fermato per rissa aggravata. Di Tosto, al processo per direttissima, difeso dall'avvocato Lorenzo Contucci di Roma, si è avvalso della facoltà di non rispondere di fronte al giudice Elena Pisto, che gli ha confermato l'arresto, disponendo la scarcerazione con obbligo di dimora e firma a Roma. Il ministro dell'Interno Matteo Piantedosi ha firmato il provvedimento di prevenzione sulle trasferte dei tifosi di Roma e Napoli per i prossimi due mesi, provvedimento collettivo, mentre prosegue il lavoro investigativo per accertare le singole responsabilità penali. Sono al lavoro congiuntamente le questure di Roma, Napoli e Arezzo, qui col coordinamento del pm Laura Taddei, attraverso la visione delle immagini delle telecamere di videosorveglianza della A1, video registrati da automobilisti in transito e dalle telecamere degli stadi di Milano e Genova, dove erano dirette le due tifoserie. E' vero che molti ultras avevano il volto travisto dai passamontagna, ma esiste la concreta possibilità del riconoscimento di altri partecipanti alla folle rissa in autostrada e quindi dell'emissione di nuovi provvedimenti.

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