Forte scossa di terremoto nel Centro Italia: magnitudo 5.7, epicentro costa marchigiana

. Inserito in Cronaca

E' stata percepita anche in provincia di Arezzo la forte scossa sismica delle 7.07 con epicentro al largo della costa delle Marche settentrionali. La magnitudo registrata è di 5.7 sulla scala Richter. Al momento non si registrano danni significativi.

L’epicentro è stato localizzato in mare, ad una distanza di circa 30 km do distanza dalla Costa Marchigiana nella provincia di Pesaro Urbino.  La città di Fano dista circa 31 km, il capoluogo Pesaro circa 35 km dall’epicentro. La profondità ipocentrale dell’evento è circa 7 km. Secondo l'Ingv la magnitudo è di 5.7 e l'epicentro sulla costa pesarese, a una profondità di 8 chilometri. Alle ore 08:00 sono state localizzate, oltre all’evento principale, altre 20 scosse di magnitudo compresa tra 1.7 e 4.0. La più forte alle ore 07:12 di magnitudo Ml 4.0. "Nella stessa zona, un terremoto più potente di quello di oggi - spiega l'Ingv - si è verificato il 30 ottobre 1930, con magnitudo 5.8". In provincia di Arezzo la scossa è stata avvertita ovunque: in particolare, in Valtiberina e Casentino alcune persone sono uscite fuori dalle abitazioni. Segnalazioni dalla città, da Valdichiana e Valdarno. La scossa di terremoto è stata distintamente percepita a Firenze e in tutta la Toscana, in particolare ai piani alti delle abitazioni, così come a Bologna, Roma e molte altre località del centro nord Italia fino al Veneto e Trentino Alto Adige. 

Marche

Scuole chiuse in via precauzionale: prima Ancona, Senigallia, Jesi, Pesaro, poi la decisione di chiusura dei plessi scolastici in tutte le Marche.
Traffico ferroviario sospeso in via precauzionale nei pressi di Ancona, sulla Linea adriatica, per sospetti danni ai binari e per svolgere verifiche dopo le forti scosse di terremoto che si sono succedute nelle Marche. Ai Vigili del Fuoco sono arrivate anche segnalazioni di ascensori bloccati e caduta di calcinacci anche alla stazione di Ancona (nella foto).
Nelle Marche gente in strada e tante segnalazioni di crepe e fessurazioni nelle pareti di abitazioni sono arrivate ai vigili del fuoco dopo le forti scosse di terremoto che si sono susseguite a partire dalle 7:07. In particolare i vigili del fuoco di Ancona segnalano che la clinica privata Villa Igea sta evacuando parzialmente la struttura. Crepe all'ospedale Torrette di Ancona. Ad Ancona alcune persone sono rimaste ferite a seguito di cadute nel tentativo di scappare di casa: distorsioni e lievi traumi, la più grave una donna che si è fratturata il bacino, un'altra, incinta, è stata trasferita in ospedale. 
Francesco Acquaroli, presidente della Regione Marche: "Stiamo verificando le conseguenze sui territori, vi terremo aggiornati. Mi sono sentito con il capodipartimento della Protezione Civile Curcio e in via cautelativa per il controllo degli edifici scolastici si invitano i Comuni delle Province di Ancona e di Pesaro e Urbino a chiudere le scuole di ogni ordine e grado". 
La presidente del Consiglio Giorgia Meloni sta seguendo la situazione in contatto con la Protezione Civile. Attivate le unità di crisi del Ministero della Cultura per programmare i primi sopralluoghi nelle zone colpite dal sisma e verificare eventuali danni al patrimonio culturale immobile e mobile.

Toscana

Il terremoto che ha colpito questa mattina le Marche è stato avvertito anche in Toscana, in particolare Arezzo e Firenze. Il presidente della Regione Eugenio Giani: "Con gli operatori del Nue 112 Regione Toscana stiamo supportando la centrale delle Marche rispondendo alle tantissime chiamate di soccorso". Nell'aretino il terremoto è stato chiaramente percepito in particolare in Valtiberina e Valdichiana. Le oscillazioni si sono protratte per alcuni secondi provocando paura tra le persone che abitano soprattutto ai piani più alti. In molti sono usciti in strada, numerose le chiamate ai vigili del fuoco.

Tags: Terremoto Marche

Guido Albucci

Guido Albucci

Di tante passioni, di molti interessi. Curioso per predisposizione, comunicatore per inclinazione e preparazione