Arezzo, anziano svenuto derubato e ricattato per la restituzione del maltolto

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Brutta avventura per un 76enne che nel pomeriggio di lunedì, forse a causa delle alte temperature, mentre si trovava a passeggiare per i giardini del Porcinai ad Arezzo, è stato colto da un improvviso malore, tale da farlo accasciare a terra privo di sensi.

In tali frangenti, verosimilmente, qualcuno, privo di qualsiasi scrupolo, ha approfittato di tale circostanza derubandolo del portafoglio, contenente 100 euro, del telefono cellulare, libretto assegni e documenti. Una volta che la vittima ha ripreso conoscenza, l’amara sorpresa. L'uomo ha subito avvisato  i figli. Questo non è di certo l’epilogo dell’avventura del povero 76enne. Infatti il giorno seguente il figlio del derubato è stato contattato telefonicamente da un soggetto, con evidente accento straniero, che gli proponeva la restituzione della refurtiva, chiedendo quindi un incontro nei pressi della stazione ferroviaria. A questo punto il figlio contattava immediatamente la Polizia di Stato che, sospettando che potessero essere chiesti dei soldi in cambio della restituzione, ha organizzato un servizio in borghese nei pressi del luogo indicato per lo scambio, mentre le Volanti rimanevano nei paraggi, per stroncare ogni eventuale tentativo di fuga. Sono le 18 in punto, quando come da accordi, al cospetto del figlio si presentano , A.I. 43 anni e M.W. 39 anni, entrambi di origine pakistana e con precedenti specifici, che senza convenevoli, dopo aver mostrato la refurtiva chiedevano in cambio una somma pari a 200 euro. La richiesta estorsiva non è sfuggita agli agenti della Squadra Mobile, appostati nelle vicinanze, che sono prontamente intervenuti bloccando i due malviventi, traendoli immediatamente in arresto e ponendoli a disposizione dell’Autorità Giudiziaria,

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