Mala movida, in campo imprenditori, associazioni, comune e PM: steward a presidio del centro di Arezzo

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Arezzo si mobilita per evitare il ripetersi di un altro fine settimana di "mala movida": il Comune, in accordo con l'associazione D.O.G., effettuerà un censimento su abitudini e richieste dei giovani. Le attività del centro coopereranno con le forze dell’ordine, ricorrendo anche all’uso di steward e personale addetto già dalla prossima settimana
Piazza della Badia, imprenditori e Polizia Municipale contro la "mala movida"
 
Alla presenza del Comandante Aldo Poponcini i titolari delle attività dell’area hanno ribadito di fare quanto possibile per ristabilire il sano divertimento, le regole di decoro e civiltà. Rispetto delle leggi e ricorso a steward i primi capisaldi dell’intesa, in attesa di misure per riqualificare e valorizzare la piazza.
Collaborazione e prevenzione. Sono questi i capisaldi dell’intesa nata tra gli imprenditori di piazza della Badia e la Polizia Municipale di Arezzo durante l’incontro promosso dalla Confcommercio oggi. Obiettivo comune: evitare il ripetersi degli atti di “mala movida” dello scorso fine settimana.
“Da parte della Polizia Municipale ci sarà la massima collaborazione nei confronti degli operatori – ha sottolineato il comandante Aldo Poponcini – ma per ristabilire le regole di decoro e civiltà in piazza della Badia e nelle strade limitrofe è necessario che tutti rispettino le regole: ci sono chiare leggi che vietano la somministrazione delle bevande alcoliche ai minori di 18 anni e a persone in stato di manifesta ubriachezza. Senza dimenticare che la somministrazione può avvenire solo al tavolo e negli spazi dati in concessione. Dobbiamo essere coscienti, inoltre, che se non si dovesse ristabilire l’ordine le normative vigenti dello stato di emergenza prevedono anche la chiusura di tutta l’area”.
Gli operatori hanno manifestato tutta la loro disponibilità a cooperare con le forze dell’ordine, ricorrendo anche all’uso di steward e personale addetto già dalla prossima settimana. Allo studio anche delle misure per riqualificare e valorizzare la zona partendo da arredi urbani, fioriere e illuminazione, oltre all’idea di istituire un appuntamento tra gli esercizi della piazza per una maggior condivisione. Il punto sarà fatto fra entro due settimane, quando le parti si ritroveranno per parlare del nuovo stato delle cose.
Sull’argomento interviene anche Catiuscia Fei, vice direttrice di Confcommercio Arezzo: “Se ci sono degli operatori che non rispettano le regole devono essere puniti in maniera esemplare, perché danneggiano tutta la categoria, soprattutto chi si comporta con correttezza. L’interesse degli imprenditori – prosegue la vice direttrice – deve essere quello di animare la città, far venire gente di tutte le età nei pubblici esercizi segnando un ritorno alla vita normale e allo sprint dell’economia in questi mesi difficilissimi. Per questo le degenerazioni non fanno bene a nessuno. L’abuso di alcol tra i giovanissimi è un tema delicato, che pone le sue radici in un malessere sociale e psicologico ben più profondo da studiare e risolvere con la collaborazione di tutti: famiglia, scuola e istituzioni. Nei prossimi giorni i nostri imprenditori predisporranno un piano di sicurezza da sottoporre al comandante, che ringrazio a nome della Confcommercio per quanto fatto fino ad ora”.

Movida: si inizia con le Unità di strada

Un primo focus sui giovani e la movida. È quanto sarà attuato da venerdì 11 giugno grazie agli operatori dell’Associazione D.O.G. che ha risposto “presente” alla sollecitazione proveniente dall’amministrazione comunale. Sono stati il vicesindaco Lucia Tanti e l’assessore Federico Scapecchi a incontrare Roberto Norelli e a programmare con gli operatori di strada le serate che coinvolgeranno il centro città e i luoghi del divertimento. Gli operatori faranno dunque un primo screening delle abitudini dei giovani per poi proseguire nella collaborazione, durante i weekend, in una forma più strutturata.

“I giovani tornano protagonisti - spiega Scapecchi - non solo grazie alle iniziative che li coinvolgono e al nuovo patto di collaborazione tra gli stessi e l’amministrazione comunale che si è già sostanziato nell’iniziativa ‘Il Comune ti ascolta’, lo step iniziale in vista della costituzione della consulta. I giovani tornano protagonisti anche in termini di attenzione, quella che il Comune vuole loro riservare per renderli partecipi di occasioni di confronto e per restituire gli spazi di socializzazione. La frequentazione di questi ultimi deve tuttavia avvenire nel rispetto delle leggi e dei corretti comportamenti. Quelli che in alcuni casi, purtroppo, sono venuti meno”.

“Un censimento delle abitudini in tempo reale - ha aggiunto il vicesindaco Lucia Tanti - in collaborazione con una realtà consolidata come l’Associazione D.O.G., con la quale abbiamo già lavorato, è lo strumento che abbiamo individuato, senza indugiare troppo, per raccogliere informazioni. Le azioni saranno plurali: questa è solo la prima di una lunga serie che spazia tra l’educativo, la sicurezza sociale e la prevenzione. Il Comune è disponibile a partecipare a una grande alleanza con soggetti specializzati e famiglie affinché il centro durante il fine settimana torni a essere la sede di un sano divertimento. Il sociale si coniuga anche in questo caso con un altro ambito delle politiche pubbliche: siamo convinti, ad esempio, che sociale e cultura siano destinati a marciare assieme come due facce della stessa medaglia ma altrettanto lo possono fare sociale e politiche giovanili”.

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