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domenica | 13-07-2025

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A 18 anni dal sacrificio: Castiglion Fiorentino ricorda Petri. Cortona, cittadinanza onoraria alla Polizia Video

Questa mattina alle 10.30, in occasione del XVIII anniversario dalla morte del Sovrintendente Capo della Polizia di Stato Emanuele Petri, Medaglia d’Oro al Valore Civile, già in servizio presso il Posto di Polizia Ferroviaria di Terontola e vittima del terrorismo, ha avuto luogo, a Castiglion Fiorentino, una sobria quanto toccante commemorazione.

Alla presenza del Sottosegretario di Stato all’Interno On.le Nicola Molteni, del Prefetto di Arezzo Anna Palombi, del Dirigente Generale di Pubblica Sicurezza Armando Nanei, Direttore dell’Ufficio Centrale Ispettivo e Coordinatore per gli Affari Generali della Polizia di Stato, in rappresentanza del Capo della Polizia, del Questore di Arezzo Dario Sallustio, del Sindaco di Castiglion Fiorentino Mario Agnelli, nonché delle Autorità provinciali e locali è stata deposta una corona d’alloro in memoria del Caduto, al cippo a lui intitolato alla Stazione Ferroviaria di Castiglion Fiorentino.

Dopo gli interventi, le Autorità si sono spostate a Cortona, ove nel corso di una seduta straordinaria del Consiglio Comunale, che si è tenuta al Centro Convegni “S. Agostino”, è stata conferita la Cittadinanza Onoraria alla Polizia di Stato.

2 marzo 2021: Molteni a Castiglion Fiorentino e Cortona nel ricordo di Emanuele Petri – Le immagini delle cerimonie

L’importante riconoscimento è stato consegnato nelle mani del Dirigente Generale di Pubblica Sicurezza Armando Nanei, Direttore dell’Ufficio Centrale Ispettivo e Coordinatore per gli Affari Generali della Polizia di Stato, che è intervenuto in rappresentanza del Capo della Polizia.

Dopo l’apertura dei lavori del Consiglio comunale, il sindaco Luciano Meoni ha letto le motivazioni della decisione che, come riporta la pergamena ufficiale, è stata adottata «quale segno di gratitudine per il diuturno ‘Servizio’ reso all’intera Nazione e al nostro territorio, nell’indelebile ricordo del sacrificio di uno dei suoi Figli migliori, caduto per difendere la Libertà e la Democrazia. Per i meriti che le donne e gli uomini della Polizia di Stato hanno acquisito nel quotidiano impegno, anche in questo periodo complesso segnato dalla pandemia, dalla conseguente crisi economica e dalla diffusa preoccupazione per la sicurezza delle persone e delle cose. La Polizia di Stato è stata ed è in prima linea, vigilando sul rispetto delle regole nonché svolgendo azioni di prevenzione e repressione delle condotte criminali e gli altri compiti istituzionali».

Entrambi gli eventi, a causa della situazione emergenziale correlata alla diffusione epidemiologica del Coronavirus, si sono svolti con un numero limitato di partecipanti nel pieno rispetto delle disposizioni volte al contenimento della diffusione del contagio.

Qui Castiglion Fiorentino

Anche il sottosegretario al Ministero dell’Interno, Nicola Molteni, alla cerimonia in memoria del Sovrintendente della Polizia di Stato, Emanuele Petri, l’eroe moderno ucciso per mano brigatista 18 anni fa.

“Io credo che in queste circostanze debba parlare il cuore, le emozioni e le sensazioni. Ricordando Emanuele si ricordano tutti gli uomini in divisa che ogni giorno difendono quei valori, quei principi di unità, di appartenenza, di partecipazione e di unità. È doveroso, necessario ed importante, in un momento come questo, in un momento di sacrificio e di sofferenza, riaffermare il principio delle Istituzioni. Il Viminale è il cuore pulsante della democrazia del paese e all’interno dello stesso ho imparato ad amare e rispettare la Polizia di Stato che gode della fiducia e della stima del cittadino. In un momento di dolore e di sofferenza, nonostante i 18 anni trascorsi, credo che non sia un gesto di banale retorica ricordare un grande servitore dello Stato, un uomo, un padre e un marito, un grande poliziotto che ha lavorato con dovere sacrificando la propria vita per il bene del nostro paese. Il dovere delle Istituzioni e della Comunità è quello di tramandare il ricordo, la memoria e questi principi per la costruzione e il futuro della nostra società. Ringrazio il Sindaco non solo di avermi invitato ma di avermi fatto vivere questo importante momento”.

Queste le parole del sottosegretario al Ministero dell’Interno Nicola Molteni, intervenuto questa mattina alla cerimonia in memoria del Sovrintendente della Polizia di Stato, Emanuele Petri. Il 2 marzo 2003 è una data significativa per il Paese, per Castiglion Fiorentino e per l’intero territorio. Quel giorno, quella drammatica domenica mattina Emanuele Petri durante un normale controllo sul treno interregionale Roma-Firenze ha portato alla luce le nuove Brigate Rosse. Una semplice attività lavorativa che gli è costata la vita. È successo 18 anni fa e da allora Castiglion Fiorentino ricorda questo eroe moderno per non dimenticare un pezzo di storia contemporanea così importante per tutti noi. Il dovere della memoria, quindi, il senso del ricordo delle gesta di un eroe valoroso, Emanuele Petri, grazie alle quali sono state sconfitte quelle associazioni criminali che hanno portato nel paese la violenza e il terrore. La cerimonia di questa mattina si è svolta a “porte chiuse” alla sola presenza delle autorità civili e militari. Sono intervenuti, nell’ordine, Tommaso Baroncini, rappresentante del CCR, il Questore della Provincia di Arezzo, Dario Sallustio, il Dirigente Generale di Pubblica Sicurezza, in rappresentanza del Capo della Polizia, Arnaldo Nanei.

Erano, inoltre, presenti il Prefetto di Arezzo, Anna Palombi, S.E. Arcivescovo-Vescovo di Arezzo – Cortona – Sansepolcro, Riccardo Fontana, Roberto Rossi, Procuratore di Arezzo, e Marco Casucci, Vicepresidente del Consiglio regionale della Toscana. “In questi 18 anni su questa piazza abbiamo vissuto forti emozioni. La presenza di un esponente del Governo ci lusinga, Emanuele faceva semplicemente il suo lavoro, è diventato un eroe perché rispettato e mai dimenticato dalle Istituzioni e dalle comunità di Castiglion Fiorentino e di Tuoro” ha concluso il Sindaco Mario Agnelli. Al termine della cerimonia il primo cittadino ha donato alla vedova Alma Petri un mazzo di fiori.

Qui Cortona

Cortona: la cittadinanza onoraria alla Polizia di Stato

Il Comune di Cortona ha conferito la cittadinanza onoraria alla Polizia di Stato. Nel corso della seduta straordinaria del Consiglio comunale di questa mattina, il riconoscimento è stato consegnato nelle mani di Armando Nanei, direttore dell’Ufficio centrale ispettivo del Ministero dell’Interno. Nanei è intervenuto in rappresentanza del capo della Polizia di Stato, dopo la nomina del prefetto Franco Gabrielli a Sottosegretario.

All’incontro, che si è tenuto al Centro Convegni Sant’Agostino, erano presenti le massime autorità cittadine: dal prefetto Anna Palombi ai comandanti provinciali delle forze dell’ordine. Insieme al Sindaco, Luciano Meoni e al presidente del Consiglio Comunale Nicola Carini, era presente anche il Questore di Arezzo, Dario Sallustio. Ospiti, fra gli altri, anche il Sottosegretario agli Interni, Nicola Molteni e i Consiglieri regionali Marco Casucci e Gabriele Veneri.

Dopo l’apertura dei lavori del Consiglio comunale, il sindaco Luciano Meoni ha letto le motivazioni della decisione che, come riporta la pergamena ufficiale, è stata adottata «quale segno di gratitudine per il diuturno ‘Servizio’ reso all’intera Nazione e al nostro territorio, nell’indelebile ricordo del sacrificio di uno dei suoi Figli migliori, caduto per difendere la Libertà e la Democrazia. Per i meriti che le donne e gli uomini della Polizia di Stato hanno acquisito nel quotidiano impegno, anche in questo periodo complesso segnato dalla pandemia, dalla conseguente crisi economica e dalla diffusa preoccupazione per la sicurezza delle persone e delle cose. La Polizia di Stato è stata ed è in prima linea, vigilando sul rispetto delle regole nonché svolgendo azioni di prevenzione e repressione delle condotte criminali e gli altri compiti istituzionali».

Il giorno scelto dall’amministrazione comunale non è casuale, il 2 marzo di 18 anni fa veniva ucciso il sovrintendente capo della Polizia di Stato, Emanuele Petri. Il poliziotto era in servizio al posto Polfer di Terontola e rimase vittima di un conflitto a fuoco con i brigatisti sul treno regionale Roma Firenze.

«Le donne e gli uomini della Polizia di Stato – ha detto Nanei – sono quotidianamente vicini alla gente. In questo momento molto complicato rappresentiamo un punto di riferimento, abbiamo il compito di dare fiducia e speranza. Una giornata come questa ci dà ancora più fiducia e speranza, perché da questa gente, con la quale siamo uniti in memoria di Emanuele Petri, arriva un voto unanime per riconoscerci la cittadinanza onoraria, per dire che la Polizia di Stato è parte di questa comunità».

A Nanei, oltre alla pergamena della cittadinanza onoraria, è andata anche una riproduzione della Tabula Cortonensis. Il dirigente del Viminale si è detto soddisfatto e durante l’incontro ha anche affermato di essere un grande ammiratore delle opere di Luca Signorelli e quindi di voler tornare presto a Cortona.

«Il 2 marzo è un giorno importante – dichiara Dario Sallustio, Questore di Arezzo – in cui associamo il momento della commemorazione e di ricordo che ci ha indicato la via giusta, che è la via del dovere e qui a Cortona è il momento della riconoscenza. Pertanto non può essere che una giornata toccante e impegnativa proprio per il riconoscimento che ci è stato concesso».

«Il messaggio che mandiamo a tutti – ha detto il presidente del Consiglio Comunale, Nicola Carini – è quello di unità intorno alle donne e agli uomini dello Stato».

«Abbiamo deliberato questo riconoscimento per l’importanza del lavoro che quotidianamente svolge la Polizia di Stato nel nostro territorio – ha dichiarato il sindaco – un impegno oggi reso ancora più gravoso dalla pandemia. Il nostro pensiero in questa ricorrenza non può che andare alla memoria di Emanuele Petri, ai suoi familiari e ai colleghi del posto Polfer di Terontola che riteniamo fondamentale presidio per la sicurezza».