Pacini, il Giudice si riserva la decisione dopo il supplemento di indagine. Trovano conferma le dichiarazioni di Fredy

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Udienza a porte chiuse per il gommista di Monte San Savino. L’avvocato  della parte offesa, il bolognese Alessandro Cristofori, comunica all’ultimo momento la rinuncia al mandato. Verso la definizione di una vicenda giudiziaria e umana che va avanti da due anni e tre mesi

Potrebbe chiudersi a breve l’infinita vicenda del gommista di Monte San Savino Fredy Pacini, che nella notte del 28 novembre 2018, in via della Costituzione, nella zona industriale di Monte San Savino, utilizzò una pistola regolarmente detenuta per fermare i malviventi che, a colpi di mazza, avevano sfondato la vetrina della sua azienda di gommista e vendita biciclette, già oggetto in passato di altre scorrerie. Uno dei ladri, il moldavo Mircea Vitalie Tonjoc, 29 anni, fu colpito mortalmente da uno dei colpi esplosi dal Pacini. Il giudice delle indagini preliminari di Arezzo, Fabio Lombardo, a settembre 2020 aveva  rigettato la richiesta di archiviazione per «legittima difesa putativa» presentata dal pm Andrea Claudiani. A sorpresa, anche perché la Procura, dopo mesi di indagini, era già convinta dell’innocenza del Pacini, sostenendo che l’uomo avrebbe sparato per difendere non solo l’azienda, ma anche se stesso. Il gip aveva invece affidato alla Procura un supplemento di indagini di sei mesi. Stamani, durante l’udienza svoltasi a porte chiuse, presente lo stesso Pacini affiancato dall’avvocato Alessandra Cheli che in questi lunghi mesi si è fatta carico di un’imponente mole di atti, sono stati esaminati gli esiti del meticoloso lavoro di supplemento di indagine richiesto. Non solo: in apertura c'è stata la comunicazione, a sorpresa, della rinuncia al mandato da parte dell’avvocato della sorella di Mircea Vitalie Tonjoc, il bolognese Alessandro Cristofori, la cui pec è giunta solo nella serata di ieri, a poche ore dall’appuntamento in Tribunale ad Arezzo. Ma veniamo all’esito dell’udienza: da quello che filtra, hanno in sostanza trovato conferma le dichiarazioni rilasciate dal gommista, aderenti agli approfondimenti svolti degli inquirenti. In particolare, la seduta è stata incentrata sulla determinazione dei tempi d’intervento della pattuglia dei Carabinieri, che, dopo la chiamata del Pacini, provenendo dalla zona del Valdichiana Outlet Village, è giunta sul posto nel giro di 20 minuti, come confermato dal comando di Cortona. Un’altra parte importante delle indagini suppletive ha riguardato la porta blindata e il sistema d’allarme dell’azienda di Pacini e anche in questo caso quanto dichiarato dal gommista relativamente alle modalità di disinnesco del sistema stesso, ha trovato riscontro nei verbali del supplemento d’indagine. Il pm Roberto Rossi ha pertanto reiterato la richiesta di  archiviazione per “legittima difesa putativa” e il giudice Fabio Lombardo si è riservato la decisione su una vicenda che ha messo e sta mettendo a dura prova tante famiglie.

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Guido Albucci

Guido Albucci

Di tante passioni, di molti interessi. Curioso per predisposizione, comunicatore per inclinazione e preparazione