Percepisce il reddito di cittadinanza e arrotonda con lo spaccio: fermato un uomo di 60 anni

Poco dopo mezzogiorno di giovedì scorso, a conclusione di una serie di servizi di osservazione e pedinamento in auto ed a piedi, iniziati nelle giornate precedenti, personale del Nucleo Investigativo del Comando Provinciale, a seguito di specifica e continua attività volta alla repressione dei reati in materia di sostanze stupefacenti, ha tratto in arresto per detenzione ai fini di spaccio un cittadino del Centro America di circa 60 anni, disoccupato, colpito da precedenti denunce e percettore dell’aiuto economico statale meglio noto come reddito di cittadinanza. L’uomo verso le ore 11:30 del giovedì scorso ha lasciato la propria abitazione della provincia di Arezzo con un mezzo pubblico arrivando nel capoluogo per poi scendere in prossimità della stazione ferroviaria, aggirandosi nelle vie limitrofe apparentemente senza un reale motivo. Gli investigatori, insospettiti dall’atteggiamento dell’uomo, hanno deciso di effettuare un controllo e lo hanno bloccato. Una prima sommaria ispezione non ha consentito di rinvenire dello stupefacente sul fermato. A questo punto, in collaborazione con i colleghi del Nucleo Cinofili Carabinieri di Firenze e di una pattuglia della Stazione Carabinieri di Palazzo del Pero, le Forze dell’ordine hanno deciso di effettuare una perquisizione nella residenza del soggetto. Successivamente, giunti sul posto, mentre lo straniero ancora negava di avere qualcosa di illecito nascosto in casa, dalla perquisizione domiciliare sono stati rinvenuti, occultati nell’armadio della camera da letto e precisamente avvolti in un pezzo di stoffa, ben 38 involucri in plastica con all’interno ciascuno circa 10 grammi per un peso complessivo di 395 grammi di cocaina, pronta per essere immessa sul mercato dello spaccio. Lo stupefacente ed un bilancino rinvenuto durante le operazioni sono stati sottoposti a sequestro penale. Alla luce dei fatti, l’uomo è stato tratto in arresto per detenzione ai fini spaccio di sostanze stupefacenti e tradotto presso il locale istituto carcerario, in attesa delle successive fasi del procedimento.