Denunce su denunce: stalker finisce agli arresti domiciliari

. Inserito in Cronaca

Nonostante vari provvedimenti notificati, l'uomo ha insistito nella condotta vessatoria ed opprimente nei confronti di una ragazza, continuando ad inviarle messaggi sui social e pedinandola con la macchina lungo il tragitto da lei percorso per raggiungere il luogo di lavoro

E’ successo a Levane nel Comune di Bucine. Dopo circa un anno  di continui e ripetuti comportamenti vessatori ed invadenti da parte di un ragazzo albanese (pedinamenti, irruzione nel luogo di lavoro, regali vari, invio di centinaia e centinaia di sms sui vari social tra cui messanger, instagram e facebook), una trentaduenne residente a Montevarchi, barista presso un noto locale, era costretta a rivolgersi ai Carabinieri di Levane e a presentare denuncia, infastidita anche dal fatto che l’uomo la raggiungeva anche sul luogo di lavoro tentando in tutti i modi di allacciare una relazione sentimentale. Dopo la querela sporta dalla giovane donna, l’Arma ha avviato un’indagine deferendo alla Procura della Repubblica presso il Tribunale di Arezzo il cittadino albanese per il delitto di atti persecutori. Nonostante il deferimento in stato di libertà dell’"innamorato", quest’ultimo perseverava nella sua condotta vessatoria ed opprimente nei confronti della giovane, continuando ad inviare messaggi sui social e pedinandola con la macchina lungo il tragitto percorso dalla donna per raggiungere il luogo di lavoro. La ragazza, che ha sempre rifiutato categoricamente ogni approccio dell’uomo, si è vista costretta a rivolgersi nuovamente ai Carabinieri, denunciando gli episodi di vessazione e mortificazione cui veniva sottoposta quasi quotidianamente. I militari, acquisita una nuova denuncia, hanno richiesto all’Autorità Giudiziaria competente l’applicazione di una misura coercitiva, che il Giudice non ha tardato ad emettere: divieto di avvicinamento ai luoghi frequentati dalla parte offesa, ed in particolare al luogo di lavoro. Nonostante il provvedimento notificato, l’uomo, non dandosi vinto, ormai invaghitosi della donna, in più occasioni ha violato la misura, irrompendo nel luogo dove lavorava. I Carabinieri, dopo l’ennesima denuncia scaturita a seguito delle continue trasgressioni alla misura, hanno richiesto una misura più grave. L’Autorità Giudiziaria, concordando con le risultanze investigative della Polizia Giudiziaria, ha adottato una misura più grave nei confronti del 29enne disponendone gli arresti domiciliari, provvedimento che nella giornata di ieri è stato immediatamente eseguito dai Carabinieri.

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