Litiga col padre e minaccia il suicidio, salvato da due poliziotti

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Due agenti della Questura di Arezzo, intervenuti su segnalazione di una persona in escandescenza, con un tempestivo intervento hanno salvato un ragazzo che voleva suicidarsi gettandosi dalla finestra dell' abitazione.

Lo rende noto il sindacato di Polizia, Mosap, plaudendo alla prontezza dei due colleghi, Alessandro Torrisi e Stefano Tonon. Tutto e' nato da una segnalazione alla sala operativa; giunti sul posto i due poliziotti si sono imbattuti su una famiglia rumena da anni in Italia. ''Hanno subito riferito ai poliziotti che il loro figlio di 32 anni stava dando in escandescenza inveendo contro i genitori. Gli stessi riferivano agli agenti che il figlio dal 2014 soffre di depressione e prende quotidianamente medicinali e altri antidepressivi. Gli agenti si sono portati nella stanza del ragazzo il quale riferiva frasi sconnesse e aveva paura del padre accusandolo di essere violento facendo del male a lui e alla madre''. I due agenti notavano come il ragazzo era visibilmente alterato dall'alcool ''e mentre erano intenti a parlare con la madre, notavano il ragazzo che apriva velocemente la porta finestra dirigendosi verso la ringhiera del balcone urlando di volersi uccidere. Mentre stava scavalcando con la gamba destra la ringhiera nel tentativo di lanciarsi nel vuoto - racconta la nota del sindacato -  i due agenti, prontamente riuscivano a raggiungerlo e bloccarlo per poi metterlo in sicurezza e trasportarlo al più vicino ospedale. La mamma ha riferito agli agenti che il marito mai è stato violento, ne' con lei, ne' con il figlio. 

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