Blitz Saione, sospesa attività di un minimarket. Gli agenti insospettiti dal continuo via vai

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I controlli a tappeto nella giornata dell'8 luglio hanno interessato varie zone di Arezzo, tra le quali la zona Saione. Arrestata la titolare di un minimarket e un nigeriano. Il Questore Dario Sallustio sospende per 30 giorni l’attività di commercio 

Controlli a tappeto nella giornata dell'8 luglio hanno interessato varie zone di Arezzo, tra le quali la zona Saione. Un minimarket etnico aveva attirato l'attenzione della Squadra Mobile della Questura. Destava sospetto per il continuo traffico di persone, numerose delle quali conosciute come dedite al consumo di stupefacenti, che frequentavano l’esercizio, non certo per fare la spesa. È così scattato il blitz degli operatori di Mobile e della Squadra Volante, insieme al personale cinofilo di Firenze con cani antidroga.

Entrati nel locale, i cani hanno fatto bene il loro lavoro, scovando confezioni di droga del tipo cannabinoidi nella borsa di un cittadino nigeriano. Altro quantitativo, sempre in confezioni in nylon trasparente, è stato trovato in una scatola contenente banane in avanzato stato di maturazione e decomposte. Era stato nascosto proprio lì allo scopo di camuffarne il tipico odore.

L'operazione ha portato all’arresto del cittadino nigeriano, gravato da precedenti per spaccio di sostanze stupefacenti, e della stessa titolare del minimarket.

La Squadra di Polizia Amministrativa ha raccolto tutti gli elementi emersi, approfondendo la vicenda connotata da un quadro di particolare gravità, per le conseguenze negative sotto il profilo della sicurezza pubblica, in un quartiere della città attenzionato e interessato da frequenti controlli da parte delle Forze di Polizia.  

Al termine degli accertamenti, il Questore di Arezzo, Dario Sallustio, ha quindi deciso di sospendere da oggi e per 30 giorni la licenza di commercio del minimarket ai sensi dell’art. 100 TULPS per la gravità dei fatti constatati, riguardanti il rinvenimento di sostanza stupefacente.

Il provvedimento trova la sua motivazione proprio nell’esigenza di tutelare l’ordine pubblico e la sicurezza dei cittadini, privando gli acquirenti di un luogo abituale di riferimento, mediante una incisiva azione di polizia giudiziaria e amministrativa volta a disarticolare le attività criminali.

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