Martina Rossi, i genitori dalla Sciarelli: "Voleva vivere". Albertoni: "Il mio silenzio per rispetto"
Durante il programma "Chi l'ha Visto?", su Rai 3, condotto da Federica Sciarelli, la rabbia dei genitori della ventenne caduta nel vuoto nove anni fa dopo l'assoluzione dei due imputati di Castiglion Fibocchi, Luca Vanneschi e Alessandro Albertoni.
Secondo la sentenza d'appello Martina Rossi, 20 anni, di Genova, Il 3 agosto 2011 si sarebbe buttata dal terrazzo dell'hotel di Palma di Maiorca dove era in vacanza. A "Chi l'ha Visto?", su Rai 3, in onda le parole di Vanneschi subito dopo la sentenza di assoluzione: «Ho pensato subito a Martina perché sarà contenta, finalmente è venuta fuori la verità». Esplode la rabbia dei genitori della ventenne caduta nel vuoto nove anni fa dopo l'assoluzione dei due imputati, Luca Vanneschi e Alessandro Albertoni, accusati di violenza sessuale e di aver causato la morte della giovane in conseguenza di un altro delitto. Ospiti in studio, Bruno Rossi e Franca Murialdo: «La verità è che Martina voleva vivere. Per chi l'ha conosciuta era un'espressione di freschezza, era molto bella e faceva della riservatezza il suo modo di vivere. Nel suo profilo Facebook non c'è una parola fuori posto, sapeva scrivere, disegnare, era sportiva, nuotava. Solo una delusione d'amore». La madre: «È stato uno schiaffo in faccia, fossi stata in aula avrei tirato uno strillo, che (Albertoni ndr) non nomini più il nome di mia figlia ». Come mai Albertoni non si è fatto mai sentire con la famiglia di Martina? «Ho voluto - aveva spiegato - sempre rimanere in silenzio per una forma di rispetto nei confronti dei genitori, io sono innocente. In questi anni ho perso tutto, amici e lavoro». Rincara uno degli avvocati della difesa, Stefano Burricchi: "Assolti perché il fatto non sussiste, abbiamo lottato contro tutto e contro tutti, contro i giornali e il ministro della Giustizia. Il processo poggiava sul nulla, sono due persone innocenti che sono state per nove anni additate come assassini e stupratori e oggi vengono assolte dai due capi di imputazione».