E 45, Mugnai e d'Ettore chiedono misure di sostegno a imprese danneggiate da chiusura strada

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“Individuare subito misure di sostegno alle imprese e agli operatori economici danneggiati dalla improvvisa chiusura di un tratto strategico della E45; quali provvedimenti urgenti si intendano adottare rispetto alla scarsa manutenzione segnalata dalla stessa Presidenza del Consiglio e, infine, copia delle comunicazioni che sarebbero state inviate dalla presidenza del consiglio dei ministri sul diniego alla richiesta di dichiarazione di stato d'emergenza”.

È quanto si legge in un’interrogazione parlamentare presentata dai deputati di Forza Italia, Galeazzo Bignami, Stefano Mugnai, Felice Maurizio D’Ettore, Simona Vietina, al ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti, Danilo Toninelli.

“Il 16 gennaio scorso è stato disposto il sequestro e la chiusura del viadotto Puleto sulla E45, poiché, secondo una commissione di tecnici, incaricata dal pm, il viadotto sarebbe a forte rischio di collasso. Nelle settimane successive il viadotto è stato parzialmente riaperto, ma solamente al traffico leggero. Ciò ha determinato ripercussioni gravi su tutta la viabilità della zona, cui si sommano quelli alle imprese e all’economia del territorio duramente colpiti dalla chiusura parziale del viadotto Puleto”, spiegano i deputati di FI.

“A fronte di tale situazione, la Presidenza del Consiglio non ha riconosciuto lo stato d’emergenza. Per il Governo i problemi causati dalla chiusura del Puleto sono risolvibili "per via ordinaria" e quindi "le misure di sostegno alle attività economiche non sono ricomprese nelle categorie di intervento" previste dalle norme di riferimento. Eppure, rispondendo ad altra interrogazione sempre sul viadotto Puleto, il governo ammetteva che erano stati già individuati i Comuni che "hanno subito impatti sociali ed economici, in quanto caratterizzati da una forte connotazione turistica e da un sistema di attività economiche, produttive e di mobilità scolastica, che si basano prevalentemente sull'efficienza della E45". Per questo, chiediamo al ministro Toninelli di rivedere tale decisione e di provvedere ad una specifica dichiarazione, giuridicamente vincolante, ai fini del risarcimento per le imprese danneggiate”, concludono.

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