Tra poche ore si alza il sipario sul campionato di serie D e parte l’avventura che dovrebbe auspicabilmente riportare l’Arezzo tra i professionisti.

“Mi auguro che la sorpresa sia l’Arezzo. E’ la squadra da battere, tutti raddoppieranno le forze“. Così il mitico portierone amaranto Pino Pellicanò, presente alla quinta edizione della serata organizzata dal Museo Amaranto in collaborazione ed a beneficio del Calcit, in gloria e memoria dell’Arezzo calcio.

Che fosse quello contraddistinto dalla lettera E lo si sapeva da tempo, ma la composizione definitiva non ha evitato di fornire alcune sorprese.

Prime amichevoli per l’Arezzo e prime indicazioni su modulo di gioco e sui nuovi protagonisti in maglia amaranto. La squadra di Mariotti ha affrontato Viterbese e Gubbio, entrambe squadra di serie C, uscendo battuta di misura ma facendo intravedere, per quel che riferiscono le cronache, buone intenzioni di gioco e un atteggiamento propositivo.

L’Arezzo ha tesserato giocatori di livello. Sembriamo in grado di giocare un ruolo da protagonisti. Ma occorrerà più di un anno per rimediare ai danni collaterali della rovinosa annata culminata con l’indegna prestazione di Cesena. Vi spiego perché. 

Fine della telenovela federale e delle speranze di ripescaggio. Come sempre fatto da queste colonne, si giudicherà dai fatti e non dalle parole, dai risultati e non dalle dichiarazioni. Da subito è l’ora delle risposte

Dopo il comunicato di ieri sera, che aveva fatto tirare un respiro di sollievo ai tanti cuori amaranto in ansia, negli ultimi minuti sono uscite indiscrezioni sul sito de “La Gazzetta di Siena” e di “Notiziariocalcio.com” che parlano di una esclusione della società amaranto dai ripescaggi per problemi legati alla regolarità delle fidejussioni.

Lunedì 19 luglio, ore 18.35: la società sportiva Arezzo comunica di aver depositato presso la FIGC la documentazione richiesta per completare la domanda di ripescaggio.

Carpi, Sambenedettese, Paganese, Novara e Casertana bocciate dalla Covisoc, più il posto che lascerà libero il Cosenza, che dovrebbe essere riammesso alla serie B al posto del Chievo e quello lasciato libero dal Gozzano che ha rinunciato alla terza serie conquistata sul campo.