Un brodino caldo fa sempre bene, anche se la stagione ancora non accenna verso i rigori invernali. Così l’Arezzo ottiene il massimo possibile dall’unica “quasi-azione” costruita nel corso della partita con l’Alessandria e grazie alla prodezza di Gori muove ancora la classifica, anche se rimanda l’appuntamento con la vittoria.
Paolo Galletti
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Laurea in scienze politiche, da quando ha memoria ricorda solo il colore amaranto incitato sugli spalti di mezza Italia. Visceralmente legato alla maglia ed alla città si augura prima o poi di vedere accadere il miracolo sportivo che ancora non è mai avvenuto.
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Arezzo, è arrivata l’ora di dimostrare se siamo rinati
Esame importante per l’Arezzo contro l’Alessandria. Gli amaranto di Di Donato chiamati a confermare quantomeno la grande volontà messa in campo nel derby di Siena e far vedere anche qualcosa di meglio in fatto di gioco, ora che il 3-5-2 pare divenuto una convinzione
Arezzo, sotto il panforte fu vera gloria? La verifica già nell’anticipo di sabato contro l’Alessandria
Mettiamola così: fino alle 17.30 un pareggio così lo avremmo firmato col sangue. Dopo il fischio finale girano parecchio le scatole, perché una vittoria su quel campo avrebbe avuto un sapore tutto particolare ed avrebbe forse segnato davvero una svolta nel faticoso campionato degli amaranto.
Arezzo a Siena con tutta la rabbia, con tutto l’amore. A prescindere
In 500 per non lasciare da sola la squadra, ma soprattutto per senso di appartenenza, per una concezione quasi doverosa dell’aretinità da mostrare al cospetto di quelli dell’altra parte, sottolineando che noi ci siamo a prescindere dalle fortune o dalle sfortune agonistiche, dalla classifica e dalla possibilità di fare o meno bella figura.
Quelli della “battaglia totale” spieghino ai giovani cosa significa da queste parti la partita col Siena
Avanti con Daniele Di Donato. Nonostante la contestazione, nonostante l’umiliazione di domenica (ben oltre il risultato) la società amaranto ha deciso di confermare la fiducia al tecnico siciliano in vista della delicatissima partita di domenica prossima a Siena.
Arezzo, fa male vedere pulcini impauriti. La disfatta va ben oltre il già umiliante risultato
Imbarazzante. Non è la sconfitta che brucia (il Monza era nettamente superiore, si sapeva e l’avremmo accettato). Imbarazzante è stato l’atteggiamento in campo degli amaranto.
Arezzo, sai che gusto “sgambettare” i milioni di euro della corazzata Monza
Sbarca la corazzata. Al “Città di Arezzo”, amaranto in campo contro i 12 milioni spesi da Fininvest per fare del Monza la squadra ammazza-campionato. Il progetto di Berlusconi e Galliani sta inevitabilmente dando i frutti previsti
La “garra” che ci voleva. L’Arezzo rinnova il patto di ferro con i tifosi e prepara due supersfide
L’abbraccio finale con la curva ha rinnovato il patto di ferro tra squadra e tifosi, una unione che può darci lo slancio per andare oltre ciò che adesso potremmo in attesa che Di Donato trovi la quadratura di questo cerchio.
L’ultima in casa era finita così, poi timido passo in avanti. L’Arezzo con la Pro Patria ha bisogno dei tre punti
Una ogni tre giorni. Non è una cura, ma il cammino dell’Arezzo in queste ultime due settimane. Sarebbe stata dura in ogni caso, poi a complicare le cose ci si sono messi gli infortuni, il folle arbitraggio di Crema e poi le due sconfitte casalinghe corredate da confusione tattica e povertà di gioco.
Arezzo: via maestra da trovare, ma la squadra dimostra coesione
Mettiamoci un punto. Un punto sopra una classifica che resta comunque insoddisfacente; un punto di sutura sopra le polemiche e gli atti di accusa; un punto esclamativo sopra la prima partita senza subire gol da inizio campionato.