domenica | 24-08-2025
Laurea in scienze politiche, da quando ha memoria ricorda solo il colore amaranto incitato sugli spalti di mezza Italia. Visceralmente legato alla maglia ed alla città si augura prima o poi di vedere accadere il miracolo sportivo che ancora non è mai avvenuto.
Si torna in Lombardia. La trasferta è ostica e importante, giacchè l’avversario di oggi, l’Albinoleffe di Zaffaroni, ci precede di poco in classifica e uno sgambetto fatto ai bergamaschi ci consoliderebbe nella zona che conta.
Le trattative sulla vendita dell’Arezzo calcio sono ormai sulla bocca di tutti e allora diventa normale andare ad interrogare dove si può, per cercare di capire le potenzialità dei possibili acquirenti e provare così anche ad immaginare quale futuro ci attende.
Mettiamola così: la cosa più importante era la vittoria e vittoria è stata. Rotonda nel punteggio e condita da una incoraggiante voglia di vincere che ha dato seguito allo spirito che già aveva consentito la rimonta a Lecco.
Dopo le due sofferte e faticose trasferte nordiste, l’Arezzo torna a giocare tra le mura di casa in una partita in cui è assolutamente vietato sbagliare se si vuole avere ancora qualche possibilità di non definire fallimentare la stagione in corso.
Finito il tour de force in trasferta, ma il bilancio è assolutamente insoddisfacente. Un punto solo e conquistato all’ultimo secondo di una partita generosa ma affannata e, ancora una volta, condita di errori.
Il passo del gambero. L’Arezzo 2020 pare aver imboccato con decisione questa rotta. Dopo il deludente pareggio con la Pianese ed i proclami di mister Di Donato, ci si aspettava una pronta reazione contro la Juventus “minore” di Pecchia. E invece no.
Riprende la caccia. Quella per cancellare lo zero dalle vittorie esterne passa dal campo di Alessandria, dove i ragazzi di Di Donato vanno a sfidare quella che nelle ultime due stagioni è stata una vera bestia nera: la squadra B della Juventus.
“Con quella faccia un po’ così, quell’espressione un po’ così che abbiamo noi che abbiamo lasciato il “Città di Arezzo” dopo l’esordio 2020 degli amaranto”
Torna il campionato. Si riaprono i cancelli del “Città di Arezzo” dopo un mese esatto dall’ultima prestazione amaranto. Prima partita dell’anno e prima partita di un decennio che speriamo ci dia finalmente qualche soddisfazione sportiva (e ce la saremmo anche meritata).
Nell’atmosfera glamour di Palazzo Lambardi, ormai diventata la casa ufficiale di Beppe Angiolini e della sua Sugar, l’Arezzo si è radunato per il rito dei saluti natalizi.