mercoledì | 14-05-2025
Laurea in scienze politiche, da quando ha memoria ricorda solo il colore amaranto incitato sugli spalti di mezza Italia. Visceralmente legato alla maglia ed alla città si augura prima o poi di vedere accadere il miracolo sportivo che ancora non è mai avvenuto.
Bene Pinna, tanto ruvido in marcatura quanto preciso nel calciare palloni verso la porta avversaria. Serrotti vecchia maniera, autoritario Sbraga, brillante e sempre incisivo Iacoponi che si sta rivelando, partita dopo partita, la sorpresa più bella di questa ancora amara stagione
La prova del nove. L’Arezzo a Trieste deve cercare di confermare e dare continuità al successo sul Matelica per dare consistenza alle speranze di rincorsa ad una salvezza ancora lontana e difficile
Prima vittoria interna dopo 392 giorni. Primo successo casalingo in campionato. Terza volta che si finisce senza subire gol. Due punti rosicchiati al Ravenna
Arezzo-Matelica. Ore 15. Stadio “Città di Arezzo”. Trovare qualcos’altro da dire non è facile; si corre facilmente il rischio di cadere nel già detto, nello scontato, nello stantio. La vittoria serve come il pane
L’Arezzo perde 2-0 a Padova, che segna con Firenze, gestisce e raddoppia nel finale con Chiricò, pensando al big match col SudTirol. La squadra di Stellone mai veramente pericolosa. Gli amaranto tornano a 6 punti dal Ravenna, che ha pareggiato 1-1 sul campo della Virtus Verona
Niente da fare. Si allunga il digiuno di vittorie casalinghe (e assolute) dell’Arezzo che non riesce ad aver ragione di un Carpi incerottato e reduce da turbolenze assortite tra campo e fuori
Arezzo, nel freddo e nel gelo di questo San Valentino in zona arancione, proverà a regalare ai cuori innamorati dell’amaranto la prima vittoria da tempo immemore sul prato del “Città di Arezzo” ospitando il Carpi
L’Arezzo marcia sul posto. Le truppe amaranto danno a Verona segni di dinamismo ma, come per i militari in esecuzione del citato ordine e per l’effetto combinato della zuccata di Arma e dei risultati degli altri campi, nessuno si muove, nulla cambia in classifica
La squadra amaranto, reduce dalla “full immersion” fiorentina, è chiamata per l’ennesima volta a dare una risposta alle molte critiche, contro un avversario, Virtus Verona, con il quale si potrebbe fare il gioco “dell’incontrario”
Non possiamo rassegnarci all’idea che il 3 di febbraio, con ancora due mesi e mezzo di campionato davanti, per noi sia finita qua. Finite le speranze, finita la pazienza, finita la voglia