Doppio compleanno speciale per il Maestro Roberto Scortecci
60 anni in perfetta forma, ogni giorno impegnato ad insegnare disciplina e nuovi passi alle sue allieve nella scuola La Maison della Danza nelle sedi di Arezzo, Ambra e Bucine e 50 anni di danza vissuta con grande amore e dedizione, dalla televisione ai grandi teatri.
A pochi giorni da un doppio compleanno davvero speciale, il M° Roberto Scortecci, direttore artistico e insegnante de La Maison della Danza, si prepara ad inaugurare il nuovo anno accademico 2024/2025.
“La danza è uno dei più grandi amori della mia vita – ricorda Scortecci – un amore incondizionato che non finirà mai, neppure dopo fallimenti o cadute. È un qualcosa di magicamente meraviglioso”.
“Ancora adesso, così come all’inizio del mio percorso – aggiunge Scortecci – la danza è un modo di vivere. Sento la danza e la vivo intensamente come l’ho guardata la prima volta. È un modo di esprimermi attraverso il movimento, il gesto e lo sguardo. Un modo per raccontare ciò che talvolta non riesco a dire con le parole”.
“Ci vuole forza, tecnica, vigore – conferma il maestro, coreografo e direttore artistico – e chiaramente interpretazione che è un’arte che viene assimilata giorno dopo giorno”.
La danza è movimento, energia, benessere.
La danza per il M° Scortecci è una sfida personale, una romantica luna di miele e un avventuroso viaggio quotidiano.
O semplicemente una esperienza di vita indimenticabile per festeggiare, fra pochi giorni, un doppio compleanno speciale.
Ecco allora che dal cassetto dei ricordi de La Maison della Danza escono fotografie in bianco e nero e a colori che raccontano gli esordi di Roberto Scortecci sotto l’attenta guida di Giovanna Papi, per entrare poi nel corpo di ballo della trasmissione RAI “Fantastico” assieme a Lorella Cuccarini e Heather Parisi fino al palco del Teatro San Carlo di Napoli con Carla Fracci.
Oggi è un insegnante molto amato dalle sue allieve di Arezzo, Ambra e Bucine ma tiene a ribadire che “per insegnare è fondamentale aver ballato, per comprendere fino in fondo che cos’è la danza. Essere soltanto dei tecnici che studiano i testi non è sufficiente: devi avere una conoscenza diretta, sapere cosa vuol dire andare in scena ogni sera, fare tournée, essere stanchi e dover ballare comunque, sapere cosa significa fare la vita del ballerino. Io l’ho fatta e so com’è. Questa è la prima cosa”.
“Nelle lezioni metto il mio vissuto – segnala il M° Scortecci - non seguo sempre e soltanto una metodologia. È ovvio che ci siano tanti riferimenti avendo lavorato con molti insegnanti provenienti da varie scuole con contaminazioni diverse. Alla fine, le mie lezioni sono un insieme di quello che io so e che ho vissuto nella danza”.
“Con il nostro corpo dobbiamo convivere tutta la vita e ogni corpo è diverso da un altro – puntualizza Scortecci - la ricerca spasmodica della perfezione, la verifica quotidiana davanti allo specchio è sbagliata. Per questo ritengo che l’apporto positivo di un buon insegnante sia basilare”.
“La danza insegna la disciplina – ribadisce - un allievo che frequenta una buona scuola di danza, anche se poi non diventerà un ballerino professionista, riceverà degli insegnamenti che serviranno per la vita. La danza aiuta ad avere una logica, ad andare a fondo, a perseverare, a riprovare per andare sempre oltre e a non fermarsi mai”.
“Il bello è questo – ribadisce il Direttore Artistico de La Maison della Danza - malgrado si ripetano i medesimi passi, se ogni volta non si cerca quel qualcosa in più per provare una sensazione diversa ci si annoia e si lascia perdere. Andare sempre oltre, questo secondo me è importante nel quotidiano in generale, in tutte le sue molteplici sfaccettature. Credo che la danza sia, per questo, una grande scuola di vita”.
“Mi piace ricordare spesso alle mie allieve che per me la danza è vita: utilizzo sempre la danza per alleggerirmi ed esprimermi. Non sempre riesco a spiegare a voce come mi sento o di cosa ho più bisogno, ma il mio corpo può farlo. Sempre. Con la danza posso esprimere i miei sentimenti e i miei pensieri, inviando messaggi alle persone senza usare i linguaggi verbali” spiega entusiasta il Maestro aretino.
“Ancora oggi, dopo 50 anni, sono fermamente convinto di non aver scelto la danza come lavoro, ma che la danza abbia scelto me e questo è davvero un grande privilegio” conclude emozionato.
Lunedì 16 settembre si aprirà il nuovo Anno Accademico della scuola di danza da lui diretta nelle sedi di Ambra e Bucine; il giorno seguente aprirà le porte la sede di Arezzo in via Bernardo Tanucci, 24.
Corsi di danza classica, moderna, contemporanea, aerea e hip hop tenuti dal M° Scortecci assieme agli insegnanti: Amy Polvani, Alessia Pasquini, Giorgetta Gannoni e Allen J. Reano.
“Non c’è nulla di impossibile nella vita. Si può andare ovunque, il cielo è il nostro limite, ma non dobbiamo mai dimenticare che il talento non può dare tutto, occorrono impegno, dedizione e disciplina e occorre soprattutto essere gentili con gli altri” ribadisce Scortecci.
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