Vallucciole, a ottant'anni dall'eccidio il ricordo dei 109 caduti

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In occasione del 80° anniversario dell’Eccidio di Vallucciole, il Comune di Pratovecchio Stia organizza, sabato 13 aprile, una serie di iniziative frutto del lavoro svolto dal Comitato per l’80esimo promosso dall’Amministrazione comunale al fine di coinvolgere scuole, associazioni e singoli cittadini nella co-progettazione di eventi dedicati alla valorizzazione della memoria dei fatti avvenuti tra l’8 settembre 1943 e il 21 settembre 1944.

In occasione dell’80°anniversario, domenica 14 aprile Pratovecchio Stia rende omaggio alla memoria dei 17 partigiani romagnoli, tutti di età inferiore ai 20 anni, che il 17 aprile 1944 furono fucilati presso il piccolo cimitero di Stia, dopo essere stati catturati in un rastrellamento nella valle dell’Oia.  Il programma prevede alle ore 10.45 il ritrovo in piazza Mazzini per proseguire con la cerimonia di commemorazione all’interno del Cimitero Monumentale, dove si trova anche la tomba nella quale furono sepolti i partigiani, che per l’occasione sarà riaperto al pubblico dopo l’importante intervento di ristrutturazione.

La celebrazione è organizzata dal Comune di Pratovecchio Stia in collaborazione con ANPI Comitato Provinciale Arezzo - sezione Casentino e Associazione Nazionale Famiglie Italiane Martiri (ANFIM) con la partecipazione della Filarmonica Gaetano Trapani.

I fatti

Furono 109 i morti, 22 dei quali con età compresa tra i 3 mesi e i 17 anni, caduti per mano delle truppe della Divisione Paracadutisti Corazzati “Hermann Goering” che il 13 aprile 1944 misero a ferro e fuoco la piccola frazione arroccata sulle pendici del Monte Falterona. I responsabili della strage sono stati condannati il 6 luglio 2011 dal Tribunale militare di Verona per il reato di “concorso in violenza con omicidio contro privati nemici pluriaggravata e continuata”. Nove tra ex ufficiali e sottoufficiali sono stati ritenuti responsabili della morte di privati cittadini che non prendevano parte alle operazioni militari, fra cui donne, anziani e bambini inermi, con l’aggravante di aver agito con crudeltà e premeditazione, non solo ubbidendo a direttive del comando di appartenenza, ma anche di propria iniziativa.

Il 17 aprile 1944, 17 giovani partigiani furono fucilati contro il muro del cimitero di Stia. Appartenevano alla 1^ delle tre brigate che inquadravano i circa mille partigiani romagnoli e provenivano dalla zona delle Balze dove avevano attuato importanti azioni volte al recupero d'armi destinate a 500 partigiani ancora disarmati.  Il 6 aprile 1944, l’inizio del rastrellamento tedesco e fascista impedì loro di raggiungere le Marche e uscire dall'accerchiamento Il 12 aprile l'esercito tedesco avviò il rastrellamento della zona compresa tra le statali Bibbiena - Cesena e Firenze - Faenza e dopo una serie di scontri con le truppe tedesche, in serata la 1^ Brigata si ritirò nella foresta della Lama e, in seguito, all'Eremo di Camaldoli.

La mattina del 13 aprile, nel tentativo di uscire dall'accerchiamento, la brigata raggiunse Campo Romagnolo, dove si divise in piccoli gruppi. Sette partigiani in marcia verso San Godendo furono catturati e fucilati in località Fontanelle. Uno di loro si salvò fingendosi morto sotto i corpi dei compagni. Altri 18 combattenti si rifugiarono presso la cascina dell’Oia. Traditi da una guardia forestale fascista la mattina del 16 aprile furono circondati dai tedeschi e catturati. Uno di loro, la cui identità è rimasta ignota, fu fucilato a Terre Rosse, poiché essendo ferito non riusciva a tenere il passo. Gli altri furono portati ai comandi tedeschi della zona e condotti a Stia durante la notte. Nelle prime ore del 17 aprile furono addossati contro il muro del cimitero e fucilati. I loro corpi vennero sepolti in una fossa comune.

I 17 PARTIGIANI

Bagnoli Rino, Berlini Mario, Bertoni Ives, Bratti Giorgio, Casadei Ezio, Fabbri Enrico, Manaresi Michele, Righini Gualtiero, Romagnoli Oberdan, Lama Lelio, Salmi Dante, Zaccaroni Romolo, Zambianchi Fidelmo, Mazzolini Marcello, Bonaldo Domenico, Cremonini Giorgio, Ignoto.

Con D.P.R. del 27 ottobre 2011 il Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano ha conferito la Medaglia d'argento al valor civile al Gonfalone del Comune di Stia, passata nel 2017 a quello del Comune di Pratovecchio Stia, con la seguente motivazione:

“La popolazione della cittadina toscana, animata da fiera ostilità nei confronti del regime fascista, partecipava con eroica determinazione alla Resistenza. Oggetto di violenti bombardamenti e feroci rappresaglie da parte delle truppe tedesche, la frazione di Vallucciole fu teatro di una delle più atroci stragi nazi-fasciste, nella quale furono trucidati centootto civili, tra cui molte donne e bambini. Ammirevole esempio di spirito di sacrificio ed amor patrio. 13 aprile 1944 - Frazione di Vallucciole - Stia (AR)”.

Il programma

La giornata si aprirà alle ore 9.30 con la CAMMINATA DELLA MEMORIA da Molin di Bucchio a Vallucciole con la partecipazione degli studenti dell’I.C. Alto Casentino e contenuti storici a cura di Luca Grisolini, autore del volume “Strage di Vallucciole. 1944 – Storia e memorie” pubblicato nel 2017 dal Consiglio regionale della Toscana (info 331 458 3489).

Alle 15.30 è in programma la CERIMONIA UFFICIALE DI COMMEMORAZIONE con la S. MESSA IN SUFFRAGIO DELLE VITTIME celebrata dal Vescovo di Fiesole S.E. Stefano Manetti presso la Chiesa Sacrario di Vallucciole.

Le celebrazioni proseguiranno nell’auditorium delle Officine Capodarno dove alle ore 17.15 è in programma il convegno VALLUCCIOLE 80 ANNI DOPO. NUOVE PROSPETTIVE E NUOVI LINGUAGGI DI RICERCA, VALORIZZAZIONE E GIUSTIZIA a cura dell’Associazione Nazionale Famiglie Italiane Martiri (ANFIM).

La giornata si concluderà al Teatro comunale di Stia (ore 21.15) con la rappresentazione teatrale “108 - VALLUCCIOLE, UN’ORAZIONE CIVILE”, intensa rilettura di una delle pagine più drammatiche della storia del Casentino, prodotto della compagnia teatrale NATA con testi e regia di Alessandra Aricò. Un testo che, partendo da un accurato studio dei documenti e delle testimonianze, affida al teatro la possibilità di restituire alla comunità la propria storia, dando voce alle vittime che, con monologhi e scene corali, contribuiscono a ricreare il contesto storico e lo svolgersi degli accadimenti. L’ingresso è libero.

 

80° ANNIVERSARIO DELL’ECCIDIO DI VALLUCCIOLE

PROGRAMMA COMPLETO

SABATO 13 APRILE

ore 9.30 Molin di Bucchio

CAMMINATA DELLA MEMORIA.DA MOLIN DI BUCCHIO A VALLUCCIOLE

con la partecipazione degli studenti dell’I.C. Alto Casentino

ore 15.30 Chiesa Sacrario di Vallucciole

CERIMONIA DI COMMEMORAZIONE - S.MESSA IN SUFFRAGIO DELLE VITTIME

celebrata dal Vescovo di Fiesole S.E. Stefano Manetti

ore 17.15 Auditorium Officine Capodarno - via Vittorio Veneto 12

VALLUCCIOLE 80 ANNI DOPO. NUOVE PROSPETTIVE E NUOVI LINGUAGGI DI RICERCA, VALORIZZAZIONE E GIUSTIZIA

Convegno a cura di Associazione Nazionale Famiglie Italiane Martiri

SALUTI ISTITUZIONALI

INTRODUZIONE

Luca Grisolini

INTERVENTI

Alessandra Fochi, Prof.ssa Gabriella Bergamaschi - Ripartire dai bambini di Vallucciole: un'infanzia violata dagli orrori della guerra. Nuove testimonianze orali e documentali

Avv. Gionata Giannini, Avv. Letizia Giannini - La seconda stagione processuale di Vallucciole e la nuova condanna dello Stato Federale della Germania

Andrea Rossi, Ecomuseo del Casentino - Unione dei Comuni Montanti del Casentino - La cultura della memoria

Pierangelo Bonazzoli, Mediateca del Casentino- Unione dei Comuni Montanti del Casentino - Presentazione della piattaforma perlamemoria.it

CONCLUSIONE

Marco Trasciani, Segretario Generale ANFIM -La memoria come volano dello sviluppo civile e territoriale

ore 21.15 Teatro Comunale di Stia

108 - VALLUCCIOLE UN’ORAZIONE CIVILE

Rappresentazione teatrale di NATA TEATRO

regia di Alessandra Aricò - ingresso libero

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