Due Mari, espropri in vista. Tiberi: "Infrastruttura necessaria, ma tanti aretini non informati" Ar24Tv

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Assemblea molto partecipata ieri sera alla Polisportiva San Marco La Sella di Arezzo. Al centro dell'incontro, l'ampliamento di un tratto della E78 con conseguenti espropri di terreno. L'Ing. Stefano Tiberi del Comitato di cittadini: "Molti cittadini non sanno di essere stati espropriati, ci sono 30 giorni di tempo per fare osservazioni".

"Molti - aggiunge - scoprono di essere stati espropriati perché glielo diciamo noi del Comitato, o se ne accorgono casualmente". Sui tempi: "La procedura è ancora lunga, siamo nella fase di progetto definitivo, quella dell'individuazione delle zone soggette ad esproprio per l'ampliamento del tracciato, con un elenco che fa parte di questo avviso dell'Anas del 27 di aprile, quindi siamo alla scadenza. Da quella data ci sono 30 giorni di tempo per presentare le osservazioni, ci sarà poi un terzo grado di esecutività, in pratica quello degli espropri". "Il fatto che stasera ci sia così tanta gente - incalza Tiberi - dimostra che molti non lo sanno e rischiano di non vedere il progetto, di non conoscere quello che è il raddoppio della Due Mari, gli eventuali espropri che li coinvolgono. Scopo del Comitato di Via Salvadori è proprio quello di far conoscere il progetto negli aspetti generali e di dettaglio". La Due Mari serve alla città. "Infatti nessuno si oppone a questa infrastruttura, però gli aspetti di dettagli di progetto dovrebbero essere più partecipati dalla comunità". Molti volti preoccupati all'incontro. "Tante persone hanno scoperto - conclude l'ingegnere - che l'esproprio riguarda una loro particella di proprietà e si chiedono cosa fare. Esponiamo stasera quello che comporta il progetto, dove passerà il tracciato, quali saranno gli espropri e le opere accessorie, come cavalcavia e svincoli nel tratto da Olmo a via Della Robbia, che è la zona di nostro interesse. Quando le persone avranno preso coscienza, poi potranno decidere se rimettere un'osservazione o avallare il progetto, ma è bene che siano consapevoli".

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Massimo Gianni

Massimo Gianni

giornalista iscritto all’Ordine dal 1988, collabora con testate giornalistiche televisive e radiofoniche.