Dedica Lancia d'oro con polemica, Gamurrini: "Deluso, ma non ce l'ho con l'Arezzo calcio"

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Sabato scorso l'ufficialità: a giugno la Lancia d'Oro della Giostra del Saracino sarà dedicata all'artista cortonese Luca Signorelli a 500 anni dalla morte, a settembre ai 100 anni del calcio amaranto. Proposto, poi escluso, Gianfrancesco Gamurrini, nonno dell’ex vicesindaco ed ex assessore allo sport del Comune di Arezzo. 

Annunciate sabato scorso le dediche delle Lance d’Oro che i quartieri si contenderanno in piazza Grande in occasione delle due edizioni 2023 del Saracino: la Lancia d’oro della Giostra di San Donato, sabato 17 giugno, sarà dedicata a Luca Signorelli nel cinquecentenario della morte avvenuta a Cortona nel 1523. E fin qui, nessuna polemica. Piuttosto è la dedica dell'edizione di settembre che ha lasciato il segno.

La Lancia d’Oro della Giostra della Madonna del Conforto, domenica 3 settembre, sarà dedicata al centenario dell’Arezzo Calcio. Nella motivazione si legge:

"Era il 10 settembre 1923 quando ad Arezzo un gruppo di giovani appassionati di calcio fondò lo Juventus Foot Ball Club Arezzo. Nella società, che si distinse fin da subito con discreti piazzamenti, negli anni a venire confluirono una dopo l'altra numerose compagini locali cittadine fino a dare vita, nel 1930, all'Unione Sportiva Arezzo. Arrivata tra alterne vicende ai giorni nostri, oggi la squadra della città milita nel campionato di serie D come Società Sportiva Arezzo.  Cento anni di storia amaranto hanno visto il Cavallino Rampante calcare numerosi campionati dai campi del dilettantismo a quelli della serie B, con la prima storica promozione del 1966, altre partecipazioni nella serie cadetta si sono susseguite tra la fine degli anni Sessanta e gli anni Ottanta fino all'ultima dal 2004 al 2007. Gioie, dolori, emozioni, gol storici, stagioni da incorniciare e altre da dimenticare, presidenti, allenatori, giocatori che si sono susseguiti nei decenni, personaggi e aneddoti che intrecciati ai fili d'erba dei campi di pallone hanno scritto un secolo di gloriosa storia".

L’ex vicesindaco ed ex assessore allo sport del Comune di Arezzo Gamurrini non la prende bene, anche perché tra i candidati proposti e poi esclusi per la dedica della Lancia d'Oro c'era il nonno, storico, archeologo e numismatico italiano, grande protagonista della cultura aretina, di cui ricorre il centenario dalla morte, avvenuta il 17 marzo del 1923. Il commento sarcastico sui social, "la Giunta non ha votato ed è  sovrana... Arezzo calcio plurifallita e che non ci dice nulla", ha trovato la replica dalla Curva Lauro  Minghelli, che durante la gara di ieri contro il Flaminia Civitacastellana ha esposto due striscioni: "2002/2003 Assessore e tifoso appassionato. 2023 ti rimangi tutto per il tuo antenato" e nell'altro "Gamurrini vergognati". Gianfrancesco chiede scusa ai tifosi amaranto per quella frase dettata dalla delusione per il mancato riconoscimento a "mio nonno, che ha dato un grosso contributo storico e culturale alla città di Arezzo e non solo”.

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