Una cerimonia in onore delle vittime civili di guerra del territorio aretino

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L’iniziativa ha permesso di riflettere sui drammi dei conflitti e sull’urgenza di affermare una cultura di pace. Promossa dall’ANVCG, la commemorazione ha visto la presenza di forze dell’ordine, istituzioni e associazioni

AREZZO – Una commemorazione in onore delle vittime civili di guerra del territorio aretino. L’ANVCG - Associazione Nazionale Vittime Civili di Guerra ha promosso un momento di memoria e di raccoglimento che ha rappresentato l’occasione per ricordare i devastanti impatti della Seconda Guerra Mondiale sulla popolazione locale e per ricordare il dramma dei bombardamenti tuttora in corso in molte parti del mondo, rinnovando l’urgenza di perseguire e affermare i valori della pace. La deposizione di una corona di alloro presso il monumento alle vittime civili di guerra in via Duccio di Buoninsegna ha configurato il cuore di una cerimonia che, coordinata dal comandante della Polizia Municipale Aldo Poponcini, ha visto la partecipazione dei rappresentanti delle forze dell’ordine, di associazioni e enti attivi sul tema della memoria, e di numerose istituzioni locali, oltre che dei consiglieri regionali Marco Casucci e Gabriele Veneri.

Il compito di introdurre i temi e le motivazioni della cerimonia è spettato a Ulisse Domini, presidente della sezione di Arezzo dell’ANVCG, che ha presentato alcune significative iniziative previste nel 2023. La prima sarà l’intitolazione di un Largo alle Vittime Civili di Guerra alle spalle dell’omonimo monumento in un tratto della rotonda tra via Arno e via Duccio di Buoninsegna, inoltre verrà istituto un evento per ricordare i drammatici bombardamenti che nel 1943 colpirono la città di Arezzo. Ottant’anni fa, infatti, prendeva il via la Guerra di Liberazione che ha segnato l’inizio del periodo più duro nel secondo conflitto mondiale e che registrò ben otto bombardamenti con la distruzione di molte zone della città e con la morte di 179 persone di tutte le età. Le parole di Domini hanno inoltre stimolato una riflessione sulla stretta attualità dei drammi della guerra con i conflitti tuttora in corso in 40 Paesi e con il rinvenimento ogni anno di 60.000 mine inesplose con un reale pericolo di scoppi e di incidenti. Questo tema è particolarmente caro all’ANVCG che, attraverso il progetto “Testimoni di pace”, sta conducendo un’apposita campagna di informazione e di sensibilizzazione con laboratori didattici in scuole di diverso grado del territorio aretino. La commemorazione si è posta in scia alle celebrazioni della Giornata Nazionale delle Vittime Civili di Guerra e dei Conflitti nel Mondo che, mercoledì 1 febbraio, aveva trovato il coinvolgimento dei Comuni di Arezzo, Bucine, Castiglion Fiorentino, Civitella in Val di Chiana, Pieve Santo Stefano, Subbiano e Terranuova Bracciolini che avevano accolto l’invito a illuminare municipi e monumenti di blu come simbolica forma di condivisione dei valori e dei principi dell’iniziativa. «Nel 2023 - ha ricordato Domini, - ricade l’ottantesimo anniversario dalla costituzione della nostra associazione e dall’inizio della Guerra di Liberazione. Ma nel 2023, purtroppo, il tema della guerra è ancora fortemente attuale e, di conseguenza, è urgente promuovere iniziative volte all’affermazione di una cultura di pace».

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