Il sindaco al nuovo Vescovo: "Dante ci definì Botoli Ringhiosi, ma Arezzo è città generosa" - Foto

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Il Sindaco di Arezzo Alessandro Ghinelli e le massime autorità hanno accolto il Vescovo di Arezzo Mons. Andrea Migliavacca nella sala del Consiglio Comunale, nel giorno del suo insediamento. Il primo cittadino ha presentato la città: "Arezzo si distingue per l'impegno civico che si caratterizza nella presenza di numerosissime associazioni di volontariato e di assistenza ai più fragili".

"Buon pomeriggio a tutti,
alle Autorità civili, militari e religiose, ai Sindaci, e a tutti voi che avete scelto di seguire questo momento così importante.
E' un privilegio, ed è anche una emozione per me accogliere e dare il benvenuto nella nostra città al nuovo Vescovo, Sua Eccellenza Monsignor Andrea Migliavacca, che da oggi guiderà la nostra Diocesi, una tra le più vaste e popolose, una Diocesi che custodisce luoghi sacri che appartengono alla storia religiosa, contraddistinguono la nostra fede e sono sinonimi e meta di meditazione e di devozione.
Oggi iniziamo insieme un cammino di conoscenza e condivisione. La nostra comunità ha una storia lunga, bella e generosa da raccontarle, che affonda le proprie radici in epoca etrusca, e un'altrettanto profonda storia di devozione, spirito che anima da secoli questa città. Una città, quindi, di origini antiche e di grandi tradizioni, scrigno di tesori d'arte e architettura, terra di geni come Piero della Francesca, Petrarca, Vasari, Guido Monaco, e di una operosità di cui portiamo ancora oggi la memoria nel nostro carattere laborioso e fiero.
Costanza e determinazione hanno segnato le alterne vicende della città, senza mai metterne in pericolo, anzi valorizzando, il senso di identità e di indipendenza, spirito costitutivo di questa nostra comunità. Nasce da qui l’Arezzo moderna, quella dell’oro, della manifattura, del terziario, delle botteghe, delle fabbriche, di una campagna intelligente e determinata. E nasce da qui l'Arezzo che oggi La accoglie, che ha saputo superare le difficoltà che negli anni più recenti hanno messo a dura prova quel sistema produttivo, costringendoci a reintrepretare le nostre attitudini.

Ecco che Arezzo oggi è ancora “città dell’oro” grazie alla tenacia dei nostri imprenditori, che sono stati capaci di sfidare la crisi e recuperare il loro primato. Ma non solo, oggi è la città dei servizi, è la città della cultura, è la città del turismo e della Giostra del Saracino, è una città attenta alla tutela e salvaguardia dell'ambiente, sensibile ai temi della sostenibilità, sui quali molto si sta spendendo l'Amministrazione. Ed è la città di un sistema di protezione e coesione sociale che sta cercando di tenere insieme l’identità passata con la costruzione di un'identità nuova in grado di proiettarla in un futuro di sviluppo che trova nell'accoglienza, nella sostenibilità, nella cultura le sue linee guida. Un cammino lungo il quale sono certo che Lei ci saprà accompagnare con saggezza e lungimiranza.

Imparerà presto a conoscerci, Eccellenza Reverendissima. Possiamo apparire introversi, un po' burberi e Botoli Ringhiosi come ci definì Dante, ma siamo capaci di solidarietà ed altruismo. Arezzo si distingue per l'impegno civico che si caratterizza nella presenza di numerosissime associazioni di volontariato e di assistenza ai più fragili, di un terzo settore vivace e motivato, concretamente dedito al bene comune con grande responsabilità. Arezzo ha una forte rete solidale, con numerose realtà, e di questo siamo orgogliosi perché sappiamo che l’aiuto vero e spontaneo è in grado di sopperire alle mancanze oggettive oltreché contribuire a creare una forte coesione sociale.

E scoprirà la straordinaria devozione di questa città, che ha nella Madonna del Conforto la sua Protettrice e in San Donato il suo Patrono. Ogni anno in occasione delle celebrazioni dedicate, rispettivamente il 15 febbraio e il 7 agosto, non è solo tradizione quella che si respira bensì il rinnovarsi di un affidamento sincero ad una fede vera e autentica, una partecipazione collettiva che testimonia il bisogno più intimo di spiritualità che forse il nostro tempo frenetico sta riaccendendo in ognuno di noi. Potrà toccare con mano, Eccellenza Reverendissima, la fede che pervade decine di migliaia di Aretini, che puntualmente ogni anno sfilano davanti all'immagine della loro, della nostra Signora fin dalle primissime ore del mattino per ricevere la benedizione. E ci conforta pensare che dalle nostre strade è passato Francesco d'Assisi e che ci siano vicini luoghi santi come La Verna, come Camaldoli, dove poter trovare risposte al nostro desiderio di raccoglimento e di pace.
Troverà sempre, Vescovo Andrea, la nostra disponibilità al dialogo e al confronto su tutti i temi che interessano la nostra comunità, certo di trovare insieme a Lei nuove idee e nuove energie per proseguire al meglio il nostro percorso. Un cammino lungo il quale fino ad oggi ci ha accompagnato con il suo impegno e con continuità Sua Eccellenza l'Arcivescovo Riccardo a cui vanno i ringraziamenti più sinceri, miei personali e della Città.
Sono felice di iniziare con Lei, Vescovo Andrea, un percorso di crescita umana, spirituale, civile, un rapporto di collaborazione concreta, per assicurare alla Città ed alla Diocesi un futuro più sereno.
Da parte mia personale, dell’Amministrazione e della città che rappresento, Le esprimo grande vicinanza per la Sua missione pastorale insieme al nostro più affettuoso benvenuto e ai migliori auguri di buon lavoro".

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