"Tacciano le armi", ad Arezzo e Ponte Buriano due iniziative per la pace

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Arezzo è una delle città italiane nelle quali in questo fine settimana si svolgeranno iniziative a sostegno della pace in Ucraina.

 “Cessate il fuoco subito, negoziato, conferenza internazionale di pace” sono le parole d’ordine promosse nazionalmente dalla rete Europe for peace e raccolte nella nostra città dalla Rete aretina pace e disarmo che riunisce varie organizzazioni locali: Acli, Anpi, Arci, Arci Servizio Civile, Centro Onda d’Urto, Centro di iniziativa E.Berlinguer, Cgil, Circolo Aurora, Cisl, Comunità Emmaus Laterina, Isde Medici per l’ambiente, Laicato Marista, Legambiente, Movimento dei Focolari Italiani, Obiettori Caritas Arezzo, Oxfam Italia

"Questa guerra va fermata subito. Basta sofferenze. L’Italia, l’Unione Europea e gli stati membri, le Nazioni Unite devono assumersi la responsabilitaÌ del negoziato per fermare l’escalation e raggiungere l’immediato cessate il fuoco. EÌ urgente lavorare ad una soluzione politica del conflitto, mettendo in campo tutte le risorse e i mezzi della diplomazia al fine di far prevalere il rispetto del diritto internazionale, portando al tavolo del negoziato i rappresentanti dei governi di Mosca e di Kiev, assieme a tutti gli attori necessari per trovare una pace giusta” si legge nell’appello nazionale alla base delle due giornate di impegno.

Questo il programma delle iniziative ad Arezzo. Sabato 22 ottobre dalle 17:30 alle 19:30 in Piazza San Michele e dalle 21:30 alle 22:30 in Piazza Sant’Agostino ci sarà “Note per la pace”, una lunga playlist musicale intervallata da lettere di brani. Domenica 23 ottobre, alle ore 11, a Ponte Buriano si terrà il flash mob “Ponti di pace” con striscioni e bandiere della pace. "I ponti da sempre uniscono storie, culture, popoli delle opposte sponde - dicono gli organizzatori -  il nostro ponte romanico sarà dunque il simbolo della nostra volontà di pace”.

Le iniziative di questo fine settimana sfoceranno in una grande manifestazione nazionale, in programma il 5 novembre a Roma, alla quale hanno fin qui aderito 500 organizzazioni largamente rappresentative del vasto arcipelago della società civile italiana.

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