Baby gang, giovani aretini: "Cara Tanti, il carcere non è la soluzione" Ar24Tv

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Lorenzo Franchi: "Non siamo d'accordo con le dichiarazioni fatte nei giorni scorsi dal vicesindaco di Arezzo Lucia Tanti. Il carcere non porta a soluzioni". Francesco Simi: "Fenomeno che si è amplificato, problema culturale e sociale": Alessio Occhini: "Termini non consoni all'istituzione".

Alcuni giovani aretini hanno tenuto una conferenza stampa presso la Feltrinelli di Arezzo prendendo le distanze dalle dichiarazioni fatte nei giorni scorsi dal vicesindaco di Arezzo Lucia Tanti in merito alla vicenda delle baby gang. La vice sindaco Lucia Tanti è tra l'altro tornata nelle ultime ore sul tema a seguito della scarcerazione di uno dei componenti la cosiddetta famiglia "Montana", un giovane di 16 anni ora agli arresti domiciliari: "Chiedono conto a chi, come me, non chiama 'disagio sociale' atti intimidatori e violenti, e ancora a chi, sempre come me, trova stucchevole chiamare 'baby gang' dei ragazzotti quasi maggiorenni che molestano altri ragazzi. La verità è che dovevano stare in carcere, non a casa, e del resto il sistema carcerario italiano è improntato sulla rieducazione non sulla sola punizione: bene, quindi facciamone buon uso. Ora si scopre che, ai domiciliari, questi ragazzi continuano a tenersi in contatto e ci sorprendiamo del fatto che la banda non si sia sciolta. Guardate che il disagio è il nostro, non il loro, e sarà tale finché non ci libereremo del cancro del buonismo e della sua più grave metastasi: dare ad intendere che delinquere non abbia nessuna conseguenza e che la voce di chi ha ragione - perché chi esce di casa tranquillo ha diritto di non tornare a casa pestato - vale meno di chi ha torto. Perché chi picchia a sangue un altro ha torto e paga per il torto che ha fatto, senza scorciatoie. Fine del discorso, per me".

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Massimo Gianni

Massimo Gianni

giornalista iscritto all’Ordine dal 1988, collabora con testate giornalistiche televisive e radiofoniche.