Una rete di solidarietà da Arezzo per l'ospedale ucraino di Sambir. Ghinelli: "Orgoglioso della mia città" Ar24Tv

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Una missione umanitaria, promossa dal Comune di Arezzo in collaborazione con la Misericordia, ha portato nei giorni scorsi in Ucraina un'ambulanza e 20 mila euro di medicinali e dispositivi sanitari e medico-chirurgici donati all'ospedale di Sambir. Ghinelli: "Il contatto con Sambir grazie alla città polacca di Oswiecim gemellata con Arezzo".

“Ha sede ad Oswiecim, la città polacca con noi gemellata, uno dei più grandi centri di accoglienza dei profughi ucraini, e con essa abbiamo attivato un contatto per capire come portare loro il nostro aiuto concreto. Abbiamo accolto le loro richieste e grazie alla straordinaria risposta di tanti, siamo stati in grado di portare lì ciò di cui hanno adesso più bisogno, ovvero una ambulanza destinata alla città ucraina di Sambir - a sua volta gemellata con Oswiecim - e con essa un carico consistente di medicinali e materiale sanitario. Sono veramente orgoglioso della mia città, capace di concretezza e di grandi slanci di generosità, forte di una solidarietà e di un volontariato in grado di fare la differenza. Una partecipazione spontanea che ha trasformato un atto simbolico in un sostegno reale, un gemellaggio che ha tradotto in azione il legame di fraternità stabilito con Oswiecim. Grazie a tutti coloro che a vario titolo hanno reso possibile questo risultato: Arezzo ha dimostrato di essere capace di grandi cose, pronta a dare il proprio contributo, nella speranza, che è di tutti, che questo drammatico conflitto che tanto lutto sta portando in Europa trovi al più presto un epilogo”.

È il sindaco Alessandro Ghinelli a dare la notizia della missione umanitaria che lo ha portato ad Oswiecim e Sambir con il consistente carico di aiuti a sostegno della popolazione ucraina, frutto di una raccolta fondi e di una azione di sensibilizzazione delle quali si sono fatti promotori il Comune di Arezzo e la Misericordia, che in poco tempo ha portato ad una risposta di straordinaria generosità. In tutto, oltre 10 mila euro raccolti, grazie ai quali sono stati acquistati prodotti farmaceutici, medicinali e dispositivi sanitari e medico-chirurgici specificatamente richiesti dall’ospedale della città ucraina di Sambir. Tre pulmini con il carico e con essi una ambulanza anch’essa destinata a Sambir, sono partiti da Arezzo nella notte tra giovedì e venerdì e consegnati il giorno successivo alla frontiera tra Polonia e Ucraina. Ad attendere il sindaco Ghinelli e il rettore della Misericordia Bonelli, il vice sindaco di Sambir il direttore dell'ospedale ucraino Marchuk Conrad.

“La missione che si è appena conclusa ci ha consentito di portare un aiuto concreto a chi ha davvero bisogno, ma soprattutto di portarlo direttamente a destinazione - ha affermato il Dott. Ugo Bonelli Rettore del Magistrato della Misericordia di Arezzo. Siamo orgogliosi di aver testimoniato la solidarietà e la generosità della gente di Arezzo e delle Associazioni del territorio. L'Arciconfraterita della Misericordia che ho avuto l'onore di rappresentare in Ucraina ha raccolto le offerte dei tanti cittadini, della Fraternita dei Laici e del cantante e fondatore dei Negrita Paolo Bruni, meglio noto come PAU, che oltre alla sua attività ben nota si diletta a dipingere opere molto apprezzate. PAU ha venduto attraverso un'asta online le copie della sua ultima opera intitolata 'ragazza di Kiev', dalla quale ha ricavato oltre cinquemila euro che ha donato alla Misericordia per l'acquisto di presidi sanitari da destinare all'Ucraina. Ebbene oltre a trasportare il materiale sanitario acquistato con le offerte di PAU e degli altri, abbiamo consegnato una copia della 'ragazza di Kiev' al direttore dell'Ospedale di Sambir che, profondamente commosso come noi, ha assicurato che l'avrebbe esposta nel suo ospedale. Gli interventi di rete, soprattutto in questo delicato ambito, son risultati vincenti e la sinergica fraternità di intenti di tutti i componenti della missione, che con piacere ho guidato, ci ha permesso di arrivare oltre confine, nonostante le innumerevoli difficoltà, per consegnare direttamente nelle mani del Vice Sindaco e del Direttore Sanitario del locale ospedale il nostro prezioso carico di aiuti, indispensabile per l'assistenza sanitaria degli abitanti della cittadina di Sambir. Sono certo che anche in futuro non verrà mai meno la tenacia e la determinazione di noi aretini, che pur se definiti da Dante botoli ringhiosi, siamo sempre pronti a tendere la mano a chi soffre o ha necessità, senza ringhi ma con una carezza, umanità e sincera solidarietà”.

Come gesto simbolico di amicizia tra le due città e di riconoscenza, il sindaco di Sambir ha donato dei piccoli sacchi di terra ucraina e dei semi di girasole, fiore simbolo di quel Paese. Insieme ad essi, delle torte tradizionali della pasqua ortodossa da loro celebrata: queste, sono state consegnate oggi ai cittadini ucraini che in questi giorni si sono rivolti a Palazzo Fossombroni, dove la Fondazione Arezzo Comunità ha organizzato uno sportello informativo e di accoglienza.
All'iniziativa umanitaria promossa dal Comune di Arezzo in collaborazione con Arciconfraternita della Misericordia, hanno aderito il Centro Chirurgico Toscano che ha donato l'ambulanza, Arezzo Calcio Femminile, Acli, MCL, OPI, Ginnastica Petrarca, Gran Priorato Santi Apostoli, Scuola Basket Arezzo, Casa Thevenin, ORA, Gruppo Scout San Marco, Polisportiva Puglia, Farmacia di Tregozzano, ognuno di questi enti e associazioni con diverse donazioni in medicinali, denaro, disponibilità dei mezzi di trasporto. Una iniziativa resa possibile anche grazie all’apporto e collaborazione di AFM che ha applicato uno scontro straordinario, IP di Claudio Marraghini, Serigrafia Junior Pack e officina SeRi. Con il Sindaco Alessandro Ghinelli hanno fatto parte della delegazione Ugo Bonelli, Simon Pietro Palazzo, Pierpaolo Chiaro, Serafino Mammoli, Simone Mannelli, Andrea Gallorini, Mario Landucci, Irene Di Bella e Marcello Piergentili. Un ringraziamento a Don Michele Zbrojkiewicz, parroco della Chiesa di San Leone Magno a San Leo.

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