"Move your mind", la Fondazione Guido d'Arezzo protagonista in Europa
La Fondazione Guido d’Arezzo sempre più internazionale: risulta infatti tra i vincitori del progetto europeo “Move your Mind” – No. 2021-1-NL01-KA220-ADU-000030103 cofinanziato dal Programma Erasmus+.
Una grande possibilità di sviluppo e networking favorita dal supporto di Euro Project Lab di Alexandra Storari. Il focus del progetto, che avrà durata di 30 mesi, è la ludo-didattica e nello specifico la visione di arte e sport come veicoli e strumenti moderni per favorire l’inclusione sociale dei giovani.
Arezzo, si unisce così a un’ampia progettualità che vede come capofila il Comune di ‘s-Hertogenbosch (Paesi Bassi). Gli altri partner sono l’Università di Utrecht nei Paesi Bassi e l’Università di Scienze Applicate in Finlandia, le organizzazioni culturali Florishuys dall’Olanda e BAAM dal Belgio, l’Ente di formazione VUC Storstrøm dalla Danimarca, Tirantes esperta in progetti educativi dai Paesi Bassi.
Il budget complessivo a disposizione degli enti partecipanti è di 337 810,00, di cui 39 990,00 spettano alla Fondazione Guido d’Arezzo per formare il corpo docente delle scuole coinvolte sul territorio e organizzare attività.
Inoltre è previsto in autunno, proprio ad Arezzo, un meeting tra tutti i paesi partecipanti in modo da fare il punto della situazione e raccogliere i primi frutti del progetto.
Così dichiara il direttore della Fondazione Guido d’Arezzo, Lorenzo Cinatti: “Da sempre la missione della Fondazione Guido d'Arezzo si esplica anche nel campo della Formazione e fare cultura, soprattutto per le nuove generazione, sempre più richiede l'utilizzo di strumenti, linguaggi e metodi didattici innovativi anche attraverso l'impiego attivo delle varie discipline artistiche. Per la prima volta la Fondazione riesce a candidarsi con successo alla partecipazione di un progetto europeo e si misura con altri partner comunitari; un'esperienza che segnerà certamente una crescita in termini di competenze, professionalità e relazioni da riversare nella città di Arezzo che sarà presto sede di una delle sessioni di formazione e quindi anche grazie a questo progetto sempre più aperta e conosciuta fuori dai confini nazionali.”