Tortaia, i cittadini: "Per l'asilo usare strutture esistenti". Via alla raccolta firme

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Tutti d’accordo per una nuova struttura scolastica, ma – come hanno evidenziato gli abitanti della zona - perché realizzarla a spese dell’area verde attrezzata esistente (ex laghetto) utilizzata, da decenni, da giovani ed anziani? E' quanto si chiedono alcuni cittadini della zona Tortaia di Arezzo, ieri sera riuniti in assemblea pubblica.

Per l'amministrazione comunale l'area individuata per la nuova scuola nel quartiere di Tortaia, tra via Ungaretti e via Quasimodo, già destinata dallo strumento urbanistico a servizi educativi, è la sola che risponde a tutti i requisiti previsti dai bandi PNRR. Non sono d'accordo alcuni cittadini della zona, che, riuniti in comitato, evidenziano che "l'area si trova in mezzo alle case, servita da una strada secondaria e non servita da una viabilità adeguata. In più si andrebbe a compromettere l'area verde tra le case". Argomentazione, questa, rimarcata anche tramite l'affissione di uno striscione con su scritto "Giù le mani dal parco pubblico". I cittadini, che ieri sera si sono riuniti in assemblea per discutere la questione, propongono come alternativa per la nuova scuola "aree verdi limitrofe e strutture già esistenti da recuperare" e lanciano una raccolta firme a sostegno della loro richiesta. All'assemblea era stata invitata anche l'amministrazione comunale, che aveva fatto sapere, tramite il vice sindaco Tanti e l'assessore Casi, di non poter partecipare, declinando l'invito, "in quanto impegnati da tempo in una iniziativa di raccolta fondi per l’Ucraina" e che, in ogni caso, "Tortaia avrà la sua nuova scuola e l’avrà lì perché quella è la collocazione più adeguata". Alle aree e strutture alternative individuate dal comitato, Casi replica che "è impossibile intervenire su aree private con progetti sempre riconducibili al PNRR" e che "l'area verde sarà ovviamente ridotta, come è evidente, ma non certo “cancellata”.

 

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