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giovedì | 10-07-2025

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Guerra in Ucraina, Arezzo per la pace: presidio in Piazza San Jacopo e veglia di preghiera in Cattedrale

Ieri un presidio davanti alla Prefettura di Arezzo promosso da Cgil, Cisl, Uil, Arci, Acli, Anpi, Associazione Nazionale Vittime Civili di Guerra (ANVCG), Emmaus, Chimera Arcobaleno Arcigay e  Federazione degli Studenti per chiedere a gran voce che si fermi la guerra in Ucraina e che parta un vero processo di pace. Ma è trasversale e massiccia la mobilitazione per la pace e il dialogo in città. Altre iniziative sono in programma per questa domenica.

“Si lavori per la pace in Ucraina, la guerra è inaccettabile”. Presidio davanti alla Prefettura di Arezzo Ar24Tv

Arezzo per la Pace. Domenica 27 febbraio, alle ore 16, presidio in Piazza San Jacopo a sostegno del popolo ucraino

Un presidio per dire no alla guerra e a sostegno del popolo ucraino. L’iniziativa, promossa da un nutrito gruppo di cittadini aretini, ha trovato in queste ore l’adesione di associazioni, partiti e amministratori locali. L’incontro si terrà oggi, domenica 27 febbraio, alle ore 16, in piazza San Jacopo ad Arezzo.

Tra i promotori il consigliere comunale Marco Donati e la segretaria di Azione Lucia Cherici“Abbiamo sentito il bisogno di promuovere questa iniziativa, aperta e inclusiva, perché avvertiamo la necessità, al pari di altri amici che stanno collaborando all’organizzazione, di coinvolgere la città in questa fase così drammatica, e dimostrare la nostra vicinanza a coloro che, in questo momento, vivono l’orrore della guerra”.

Azione si è fatta parte attiva per aprire a tutte le forze politiche di Arezzo un presidio per la pace al fine di stare al fianco delle popolazioni che da qualche giorno stanno subendo la guerra. Azione crede che “intervenire come partito sia un segno importante perché ogni insieme di persone che manifestano a sostegno della popolazione ucraina è una voce essenziale. Il progetto di creare un Presidio per la pace nell’ambito della manifestazione di domani è quello di creare una zona ideale “war free” nella quale potranno esprimere le proprie sensibilità le formazioni politiche e partitiche aretine tutte al fianco delle popolazioni aggredite dalla Russia. Azione pensa anche che sia importante stare al fianco e ricordare anche tutte le persone russe che hanno manifestato contro l’azione bellica di Putin, che sono state stroncate con la violenza nell’espressione del loro pensiero. Azione si è fatta promotrice dell’iniziativa Arezzo per la pace insieme ai Consiglieri comunali di Scelgo Arezzo che hanno dimostrato una sensibilità analoga volta a costruire una platea unica incentrata sul rifiuto della guerra come strumento di risoluzione delle controversie. Azione chiama, per questa domenica 27 febbraio in Piazza San Jacopo alle ore 16,  tutte le forze espressione della politica e della cittadinanza attiva aretina per costituire un presidio dove esprimere liberamente e con fermezza il ripudio della guerra attuata contro il popolo ucraino“.

L’esplosione del conflitto in Ucraina preoccupa anche la comunità cattolica aretina. Questa domenica 27 febbraio alle ore 21 in programma una veglia di preghiera con la Comunità di Camaldoli e Rondine Cittadella della Pace. Il Vescovo di Arezzo, Cortona e Sansepolcro Riccardo Fontana: “La guerra va fermata!”. Preoccupazione e dolore” per lo scenario drammatico in Ucraina e “vicinanza alla comunità del Paese”, così il vescovo Riccardo commenta il difficile momento che, come uno squarcio, dalle prime ore del mattino, preoccupa e sgomenta ciascuno di noi. “Ogni conflitto porta con sé morte e distruzione, provoca sofferenza alle popolazioni, minaccia la convivenza tra le nazioni. La guerra va fermata! La follia, che sempre l’accompagna, deve essere fermata ed eliminata” – ancora il vescovo Riccardo. “La preghiera è la nostra grande forza e, per questo, invito tutta la Chiesa diocesana – assieme alla Comunità di Camaldoli e a Rondine-Cittadella della Pace -, domenica 27 febbraio, alle ore 21, in Cattedrale, a partecipare ad una veglia di preghiera per invocare il dono della pace, che ogni essere umano ha diritto di pretendere”- conclude il Presule. Sarà presente anche il sindaco di Arezzo Alessandro Ghinelli, che, nell’invitare all’appuntamento, sui social riflette sulla situazione: “Per quanto inevitabile l’invasione dell’Ucraina, ci ha tuttavia sorpreso. Pensavamo che ci fosse ancora spazio per la soluzione diplomatica, per il buon senso, per la ricerca della pace. Sbagliavamo di grosso. Questa guerra, stante i numerosi errori di valutazione compiuti da più parti, è diventata inevitabile. Oggi ho visto più di una intervista a cittadini ucraini. Tutti hanno detto che sono pronti a difendere il paese fino all’ultima goccia di sangue. Due le immagini che porterò con me per sempre. Una mamma che ha detto che deve mantenere il sorriso per i suoi figli piccoli che sono impauriti e che ieri hanno pianto “ho paura, ma la paura è diventata rabbia, la rabbia che mi consente di fare tutto quello che posso per difendere il mio paese”. E una fila lunghissima di cittadini in coda per donare il sangue per i soldati feriti in combattimento. Forza Ucraina“.

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