Arezzo, “Il Comune ti coinvolge” e i progetti vincitori: la “sessione” autunnale

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Presentati dall’assessore alle politiche giovanili Federico Scapecchi e dai rappresentanti delle associazioni vincitrici i nuovi progetti finanziati con il bando “Il Comune ti coinvolge”.

“È il secondo round del bando che fa parte oramai della tradizione dell’assessorato. Tuttavia, rispetto al passato, nel 2021 ‘Il Comune ti coinvolge’ dispone per la prima volta di un budget di 30.000 euro e traccia una road map che sta scandendo l’agognata ripartenza: 20.000 euro sono andati ai progetti realizzati tra giugno a settembre, adesso è la volta degli ulteriori 10.000 per i mesi compresi tra ottobre e dicembre. Alla fine di quest’anno avremo così finanziato decine di progetti, legati alla creatività in ambito sportivo, artistico, musicale, educativo o formativo. Ricordo solo che in estate abbiamo potuto calendarizzare eventi distribuiti su 90 date, praticamente uno al giorno, distribuiti tra il centro e i quartieri cittadini. E anche in vista del periodo autunnale, da ottobre a dicembre, abbiamo simbolicamente riunito i primi 4 progetti premiati. Tutti siedono comunque idealmente a questo tavolo e a loro va il mio ringraziamento”.

Veniamo ai singoli progetti. Alessandra Capizzi di Legambiente ha illustrato il progetto “ABITazioni – Giovani, ecologia e condomini sostenibili”, grazie al quale Legambiente proporrà ai giovani residenti nel quartiere Malpighi/Fiorentina esperienze creative ed educative che avranno come filo conduttore l’ecologia, la sostenibilità socio-ambientale e la cittadinanza attiva. I giovani verranno coinvolti in laboratori, passeggiate, attività, occasioni di vita insieme e cura di spazi comuni e sensibilizzeranno su tali temi i residenti delle case popolari. Ai previsti incontri al centro di via Malpighi parteciperanno anche i soggetti della rete associativa con cui Legambiente collabora da anni: in particolare gli enti del terzo settore che fanno parte del Centro di educazione ambientale e alimentare e il centro giovani di via Malpighi. 

“Fraternita dei Giovani”, illustrato da Gabriele Grazi di Feltrinelli Point e Silvia Martini di NoMad, mira a valorizzare uno dei gioielli del centro storico, la ex chiesa dei santi Lorentino e Pergentino in via Cavour. Viene promosso da Associazione culturale NoMad e Associazione culturale Infra/Arte con partner la Fraternita dei Laici e Feltrinelli point Arezzo. Tre i filoni: le mostre di arte contemporanea, sia personali che collettive; i laboratori suddivisi per fasce d’età scolastica e i libri per gli studenti come “Supplenti” di Nappini, “Gli anni della mia vita” di Zacchini, “La danza dei cavi” di Iasiello; le presentazioni di autori del calibro di Gregorio Botta, vicedirettore di “Repubblica”, Enzo Fileno Carabba, scrittore e storico con il suo libro su Vasari, Riccardo Falcinelli, visual designer, Marco Riccomini, con un passato da dirigente della casa d’aste per il mercato artistico Christie’s, Vincenzo Trione e Tomaso Montanari, due dei più importanti critici d’arte del panorama nazionale.

A Petrarca S.D. va ricondotto il progetto “L’aquila per i giovani” illustrato da Piero Ferruzzi. Nello specifico viene proposta ai giovani e, perché no, meno giovani la cosiddetta ginnastica funzionale, disciplina riconosciuta dalla Federazione Ginnastica d’Italia, alla quale la Petrarca è affiliata, che non prevede competizione e mira a mantenere chi si allena all’interno di un contesto adatto all’età, garantendo al contempo continuità con le precedenti attività sportive. Il progetto prevede anche una serata sui giovani e l’inclusione nel mondo dello sport all’auditorium della sezione arbitri. Protagoniste due donne, la psicologa Elisa Marcheselli e la giornalista Francesca Muzzi, quest’ultima con il suo libro “Giochiamo anche noi” sulla presenza dei gay nel mondo del calcio.

“La Generazione Z racconta 100 anni di Arezzo: la fotografia come mezzo di inclusione” alla Casa dell’Energia, illustrato da Franco Pagliucoli di Unione italiana dei ciechi e degli ipovedenti e promosso da quest’ultima associazione, si articola innanzitutto nel reperimento e nella selezione di foto sulla storia della città, sulla sua evoluzione culturale, economica e turistico-sociale, in particolare sul secolo compreso tra il 1861 e il 1961. La fruizione del materiale da parte dei disabili visivi è garantita da etichette audio trasparenti di piccole dimensioni dove la didascalia viene esposta al semplice tocco di un hardware. Ulteriore opportunità è data da elementi di segnografia braille. Le stesse didascalie ed etichette sonore verranno predisposte anche in lingua inglese. Ma chi le curerà? È qui che entrano in ballo i giovani: sempre alla Casa dell’Energia verranno infatti organizzati workshop per gli studenti delle superiori che saranno così in grado di curare direttamente l’esposizione, fornendo e sintetizzando le didascalie da vocalizzare.

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