"Estra è diversa", un progetto in aiuto alle famiglie dei bambini che soffrono di più Ar24Tv

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Il progetto “Estra è diversa” è stato presentato stamani nella Sala Rosa del Comune di Arezzo e si concretizzerà presso la Casa del Pietro di Pieve San Giovanni e Scuderia di Pan località Mulinelli, Arezzo. Ideato e coordinato da Era, è promosso da Estra in collaborazione con il Comune di Arezzo, l’associazione Crescere e la Scuderia di Pan. Si tratta di un progetto sociale e di indagine psicosociale che offre un aiuto concreto a ai bambini diversamente abili e alle loro famiglie.

La nostra – ha spiegato stamani la psicologa Elisa Marcheselli, Presidente di ERA Aps e coordinatrice del progetto – è un’iniziativa dedicata alle famiglie dei bambini/e diversamente abili dal punto di vista fisico o cognitivo. Le attività ludico ricreative hanno offerto numerosi vantaggi psicologici. Quest'anno riproponiamo delle attività che vedano come protagonisti attivi i nostri giovani con l'obiettivo di facilitare lo sviluppo dell'integrazione tra i pari, usufruendo dei benefici della socializzazione, venuta meno in questo momento difficile. La ricerca psico sociale sarà parte integrante del progetto, per intercettare i reali bisogni delle famiglie e degli adolescenti, fornendo dati significativi all'Amministrazione Comunale per promuovere azioni di integrazione e inclusione sociale”.

Nel titolo di questo progetto – ha commentato il Presidente Francesco Macrìabbiamo voluto sottolineare una diversità di Estra rispetto al tradizionale panorama imprenditoriale. E cioè la nostra attenzione al territorio e, in questo caso, alle famiglie. 20 hanno aderito lo scorso anno e già 40 nel 2021 con circa 50 bambini.L’emergenza Covid ha naturalmente registrato l’evidenziazione dei drammi legati alla salute e al lavoro. In secondo piano sono rimasti i problemi delle famiglie e dei bambini, soprattutto di quelli in condizioni di fragilità. Il progetto di Elisa Marcheselli, condiviso con la vice sindaca Tanti e  con associazioni del volontariato, è in grado di dare una prima risposta a questi problemi. Non solo: crea le condizioni per uno studio su fenomeni quali il lock down nella vita dei bambini”.

Una valutazione che ha condiviso la vice Sindaca del Comune di Arezzo, Lucia Tanti: “l’amministrazione comunale sta investendo su un futuro di diritti e inclusione: le persone con disabilità non vanno considerate un mondo ‘a parte’ ma una ‘parte’ del mondo da tutelare e valorizzare. I figli disabili e i loro genitori hanno dovuto confrontarsi nei mesi scorsi con l’interruzione di abitudini consolidate, fonte di benessere, stabilità emotiva e completamento delle esistenze. Pensiamo alla didattica e al venir meno dell’affetto dei compagni di classe, o a un corso di teatro o a un’attività sportiva sospese e riprese a singhiozzo. Siamo dunque impegnati, ed Estra sta dimostrando di essere un partner molto valido, a realizzare ogni strumento e iniziativa, di carattere continuativo, che sia di aiuto nell’affrontare e superare disagi e fragilità. Accanto a questo, un supporto importante viene sempre dai dati, ovvero dalla fotografia oggettiva della realtà. E l’analisi della dottoressa Marcheselli e dell’associazione Era, con cui condivido una collaborazione consolidata, si caratterizza per la sua attendibilità, diventando fonte di importanti spunti per il presente e il futuro”.

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