Aggressione omofoba ad Arezzo, Redi: "Grave il silenzio, non lasciamo Giacomo solo" Ar24Tv

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Dopo l'aggressione omofoba ai danni di Giacomo, 22 anni, avvenuta sabato scorso intorno alle 21.30 in pieno centro di Arezzo ad opera di un 17 enne, il vicepresidente e consigliere nazionale Arcigay Gianni Redi denuncia il silenzio delle istituzioni aretine, ad eccezione dell'assessore Giovanna Carlettini

"Negli ultimi mesi abbiamo registrato casi di omo-lesbo-bi-trans-fobia nel territorio comunale e provinciale, non ultimo quello accaduto sabato scorso per le vie del centro di Arezzo a Giacomo.
In tutti i casi denunciati da Chimera Arcobaleno Arcigay Arezzo si è riscontrato il silenzio assordante delle istituzioni, sia da parte del Comune di Arezzo che della Provincia di Arezzo.
Non vogliamo pensare che per chi amministra questi enti le violenze subite dalla comunità LGBTI+ siano secondarie a tal punto da non essere nemmeno prese in considerazione per un post di solidarietà, ma è comunque sintomo di una totale assenza di politiche per l’educazione ed il rispetto delle differenze.
Fin dall’insediamento di queste giunte si è registrata la totale indifferenza verso le attività e le finalità portate avanti da Chimera Arcobaleno, se non per invitarci ad un ipotetico decoro prima del Toscana Pride, ma se sul mancato sostegno istituzionale alle attività possiamo soprassedere, non possiamo tacere di fronte all’indifferenza che viene mostrata verso le violenze fisiche e gli insulti.
Non ci spaventa camminare in solitudine dentro alla tempesta, ma sarebbe giusto che i cittadini e le cittadine di Arezzo e Provincia potessero contare su amministrazioni attente alle necessità di tutte e tutti, e non distanti come invece sono purtroppo abituate a fare da tempo".

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Massimo Gianni

Massimo Gianni

giornalista iscritto all’Ordine dal 1988, collabora con testate giornalistiche televisive e radiofoniche.