Patrick Monaghan, un musicista-soldato caduto sulla “scala di Giacobbe” per liberare la Terra di Arezzo

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Il 17 luglio 1944 nella zona di Palazzo del Pero perdeva la vita per liberare il territorio aretino Patrick Monaghan, di 28 anni. Racconterò brevemente la sua storia, in omaggio a lui e agli altri soldati dell’VIII Armata britannica, sepolti nel cimitero di Indicatore.

Patrick era nato nel 1916 a Glasgow in Scozia da Joseph e Mary Ann. Il quartiere dove nacque si chiamava “il Garngad”, che in gaelico significa “il giardino di dio”, un’area popolata principalmente da immigrati irlandesi.

Patrick, chiamato familiarmente Paddy, suonava la batteria e faceva parte di un quartetto jazz che si esibiva nei club dell’area di Glasgow e proprio in uno di questi club, “The Hiberian” a metà degli Anni Trenta conobbe una ragazza di origini irlandesi, Charlotte Hand detta Lottie, nata nel 1918. Paddy e Lottie si innamorarono e si sposarono. Nel 1937 nacque la loro primogenita, Margaret Mary, che per un triste destino morì improvvisamente nella culla, lasciando i genitori nel più devastante dolore. Nel 1938 nacque Joseph, l’anno dopo Sarah e nel 1942 Charlotte.

Con lo scoppio della Seconda Guerra Mondiale, nel 1939 Paddy fu chiamato alle armi e arruolato nella Royal Horse Artillery, inviato quindi nei celebri “The desert Rats”, facenti parte della VIII Armata comandata da Montgomery. Paddy combatté nell’Africa del Nord e poi risalì con gli Alleati la Penisola italiana.

Fu impegnato a Montecassino nella durissima battaglia per sfondare la Linea Gustav. Lì Paddy fu ferito, ma non gravemente e dopo la guarigione tornò al fronte.

Intanto a metà luglio 1944 gli Alleati erano saliti fino alla Valdichiana e alla Valle del Nestore. Occorreva poter entrare in Arezzo e, più ad est, nella Valle del Cerfone. Il Comando britannico studiò un nuovo percorso che unisse Volterrano a Palazzo del Pero, in modo da aggirare le postazioni tedesche a difesa della viabilità esistente. Fu così che nacque la cosiddetta "Jacob's Ladder" la “Scala di Giacobbe”, un itinerario stradale che per Santa Maria alla Rassinata e Monte Dogana scendeva a Palazzo del Pero. Il 14 luglio iniziarono i lavori ed una schiera di moltissimi uomini di tante nazioni si mise all’opera. C’erano indiani, canadesi, inglesi, scozzesi, italiani. Genieri con gli esplosivi, altri con i buldozer e tantissimi spalatori.

In poco tempo la “Scala di Giacobbe” fu approntata e i giorni seguenti i militari dell’VIII Armata poterono occupare la Valle del Cerfone e dare l’assalto all’Alpe di Poti.

Anche Paddy Monaghan percorse tra i primi la Scala di Giacobbe. Purtroppo, fu colpito dal fuoco nemico e cadde ucciso.

Fu sepolto nel Cimitero di Guerra di Indicatore. La moglie Lottie fu di nuovo travolta dal dolore, ma doveva pensare anche ai tre piccoli figli, il più grande dei quali aveva appena sei anni.

Lottie, con i figli e poi con i nipoti, è venuta molte volte al Cimitero di Indicatore a portare un fiore e a dire una preghiera per il suo amato Paddy.

Adesso, Lottie non c’è più, ma i discendenti di lei e di Paddy continuano a venire ad Arezzo per un saluto al “musicista-soldato” caduto sulla Scala di Giacobbe. È così che ho conosciuto Stephen McCabe, nipote di Paddy ed anche lui, come il nonno, musicista in una band.

Santino Gallorini

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Santino Gallorini

Santino Gallorini

Appassionato di storia fin da ragazzino, ho continuato ad interessarmi all’argomento crescendo. Molto curioso e molto determinato, spesso fortunato, ho portato avanti parecchie indagini mettendo in luce fatti e personaggi dimenticati e suscitando l’interesse di molte persone.