Matteo Bracciali confermato vicepresidente della Federazione Acli Internazionale

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L’aretino sarà impegnato nello sviluppo della vocazione di solidarietà e cooperazione internazionale. Bracciali già aveva lavorato al coordinamento delle attività associative della Fai nell’ultimo quadriennio

AREZZO – Matteo Bracciali è stato confermato vicepresidente della Fai - Federazione Acli Internazionale. L’assemblea generale ha rinnovato le cariche della federazione e ha ribadito la fiducia nell’operato dell’aretino che collaborerà con il presidente Emiliano Manfredonia per sviluppare la vocazione internazionale dell’associazione attraverso percorsi di solidarietà e cooperazione in Italia, in Europa e nel mondo. Le Acli sono infatti presenti in quaranta Paesi in tutti i continenti e, di conseguenza, sono testimoni di vicende sociali ed ecclesiali particolarmente variegate, dunque il delicato compito della Fai è di tenere unito e coordinare questo grande sistema associativo con una visione unica ma declinata nei singoli territori.

Già responsabile degli affari internazionali e del servizio civile delle Acli italiane, Bracciali ha coordinato le attività associative della Fai negli ultimi quattro anni e continuerà dunque a portare il proprio contributo ad una federazione che ha rappresentato il movimento aclista in importanti battaglie culturali quali il rafforzamento dell’identità europea e in campagne internazionali quali la messa al bando delle armi nucleari e la tassazione delle rendite finanziarie. «La Fai è nata nel 1996 - ricorda Bracciali, - e nei primi venticinque anni di attività è stata caratterizzata da un’anima popolare che ha aiutato a riconoscere diritti sociali a migliaia di lavoratori italiani all’estero. Oggi è il tempo di immaginare i prossimi venticinque anni della federazione: crescono buone prassi dove i nostri spazi, straordinario asset che abbiamo ereditato, sono stati resi luoghi di scambio non esclusivi dell’associazione e sono stati utilizzati per attività “utili” e “generative”. Queste buone prassi crescono dove abbiamo scelto di investire in competenze legate alle capacità di progettazione che riguardano mobilità e cittadinanza europea. Continueremo nell’impegno in questa direzione».

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