Bomba a Rassina, in programma l'evacuazione di più di 2mila persone

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Domenica 14 giugno verranno svolte le operazioni di disinnesco e distruzione dell'ordigno bellico rinvenuto nel piazzale della stazione di Rassina lo scorso 4 maggio. Tale operazione comporta l'evacuazione totale della popolazione residente nel raggio di 1.850 metri dal luogo dell'attuale collocazione dell'ordigno.

L'evacuazione avrà inizio alle ore 7 dello stesso giorno e dovrà essere improrogabilmente completata alle ore 9 successive. I cittadini dovranno assolutamente recarsi, in modo autonomo, fuori dal Comune presso destinazioni diverse (ad esempio: parenti, amici, eccetera).

L'amministrazione comunale che sta pianificando le operazioni di Protezione civile - insieme alla Prefettura di Arezzo, alle forze dell'ordine, ai Vigili del Fuoco, al 118, alla Provincia, alla Croce Rossa Italiana Militare, all'Azienda Usl Toscana sud est - sta predisponendo talune aree di accoglienza, fuori dall'area di rischio, per consentire la sosta di tutti coloro i quali non avessero soluzioni alternative durante la fase di disinnesco dell'ordigno bellico che, presumibilmente, si concluderà intorno alle ore 14.

È pertanto indispensabile avere precisa cognizione delle intenzioni dei gruppi familiari e delle singole persone, onde predisporre adeguate zone che tengano conto anche del distanziamento reso obbligatorio dall'attuale emergenza epidemiologica da COVID-19. È altresì indispensabile conoscere preventivamente se nello spostamento dalla propria abitazione all'area di accoglienza sarà necessario predisporre, a cura dell'amministrazione comunale, anche un servizio di trasporto.
 
Tali notizie dovranno essere espresse in un'apposita scheda. A partire dalla giornata di venerdì 29 maggio, incaricati del Comune faranno visita casa per casa per ritirare tali schede compilate e firmate da uno o più componenti del nucleo familiare.

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