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domenica | 11-05-2025

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Le opere di Gatteschi in osteria – Foto

Scenari arcadici, paradisi perduti, eterei templi adagiati sulle nuvole, funghi e fiori giganti da far impallidire l’immaginazione di Jules Verne e Lewis Carroll. E poi ancora: piccoli mondi fluttuanti, figure felici che si rincorrono nude per i campi assolati, enormi gatti variopinti e bonaccioni in posa. Questa è solo una piccola parte dell’universo pittorico dell’artista aretino, conosciuto da pubblico e critica per l’inconfondibile linguaggio, un naïf colto che lo ha fatto apprezzare a livello internazionale.
Un’arte, quella di Lucio Gatteschi, che deriva da un lungo percorso interiore iniziato nei primi anni Ottanta, quando il pittore cominciò a osservare in maniera diversa la natura e tutto ciò che prima guardava con più superficialità, arrivando così ad abbandonare quella che lui definisce dimensione “subumana”, totalmente assoggettata a soddisfare solo le necessità primarie.
Nella solitudine della notte Gatteschi genera bellezza, che sgorga spontanea come acqua pura da una sorgente. Egli trasferisce sulla tela o sulla tavola le immagini bucoliche che si condensano nella sua mente e mentre il processo creativo va avanti il materialismo diminuisce per far posto al pensiero.
I paesaggi idilliaci in mostra all’Osteria dei Mercanti sono quelli dell’amata Toscana, ripresi nelle varie stagioni ma filtrati dall’inesauribile fantasia dell’artista e dai suoi stati d’animo del momento. Un universo magico dove immergersi, lontano dal rumore assordante di tutti i giorni, per ritrovare la pace con se stessi.
La personale di Lucio Gatteschi è visitabile, a ingresso libero e gratuito, negli orari di apertura del locale.

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