"Nel nome del padre" di Azzoni al Mine

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Un viaggio attraverso scultura in legno, metallo e pietra che documenta il lavoro dell'artista valdarnese.

Sabato 13 maggio alle ore 17 e 30 presso l'Auditorium del Museo Mine verrà inaugurata la mostra “Nel Nome del Padre” a cura dell'artista valdarnese Giuliano Azzoni.

La mostra, che rimarrà aperta fino al 9 luglio p.v., sarà presentata dal Prof. Carlo Pasquini e dalla Direttrice del Museo Paola Bertoncini, dopo i saluti istituzionali del Primo Cittadino di Cavriglia Leonardo Degl'Innocenti o Sanni.

Visitare la mostra sarà come compiere un viaggio “per periferie senza nome, strade che nessun architetto ha mai progettato”: pietra, legno, metallo, sono queste le materie predilette da Azzoni, le opere del quale parlano di intrecci, rapporti, ci raccontano storie di interpretazioni e pongono alla nostra attenzione tante, troppe, domande come del resto fanno tutti quegli oggetti che entrano a vario titolo in un museo.

Nelle opere di questo artista, sebbene il residuo materico sia capace di attrarre la nostra attenzione, non ha, altresì, niente di casuale, ma piuttosto rappresenta una forza agente, quella propria dell'arte contemporanea. In questi lavori non leggiamo solo ciò che eravamo, ma ciò che siamo e che potremmo essere, forza poetica propria dell'arte che a noi si manifesta. Sono opere “scomode”, così come lo è quel patrimonio culturale che è parte fondante di ciò che siamo, ma nel quale decidiamo talvolta di non riconoscerci, lavori nei quali la materia è parte integrante della relazione che si instaura tra opera-artista-osservatore.

In tal modo si susseguono sculture femminili e l'uomo crocifisso, ripercorrendo in questa restituzione visiva l'archetipo e lo schema simbolico della rappresentazione visiva di una manifestazione religiosa.

La mostra è visitabile dal martedì al venerdì dalle 10 alle 13 e il sabato e la domenica con orario: 10-13 e 15-18. L'ingresso è libero.

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