Il ceramista aretino Gallorini celebrato a Civitella Paganico - Foto

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Una giornata alla Nannoni Grappe di Civitella Paganico in compagnia dell’arte di Mario Gallorini, a dieci anni dalla scomparsa del pittore e ceramista aretino. Sabato 29 aprile, nel corso dell’inaugurazione, sono previste anche una degustazione e una visita alla storica azienda toscana.

Sabato 29 aprile 2023, dalle ore 16, la Nannoni Grappe in località Aratrice 135, a Civitella Paganico (GR), ospiterà una one-day exhibition dal titolo "Ars Gratia Artis" per celebrare il pittore e ceramista aretino Mario Gallorini a dieci anni dalla scomparsa.

In mostra una selezione di opere messe a disposizione dalla famiglia dell’artista, per ripercorrere oltre sessant’anni di carriera durante la quale Gallorini si è sempre guardato intorno, ma non si è mai lasciato intrappolare da particolari correnti e movimenti. Dagli esordi nel Dopoguerra con uno stile influenzato dal realismo di Rosai, agli anni Sessanta e Settanta connotati dall’introduzione di un gusto surrealista con echi cubo-futuristi e primitivisti, fino ad arrivare alla maturità e al linguaggio riconoscibile degli ultimi decenni di attività, definito da alcuni “naif colto”, Gallorini ha portato avanti un percorso sincero e coerente, con cui si è fatto conoscere anche a livello internazionale. 

Precisione nel disegno e nel tratto grafico, utilizzo sapiente del colore, attenzione per la forma e la composizione, sensibilità nei temi affrontati. Questi sono gli ingredienti che hanno sempre caratterizzato l’arte del maestro aretino, che il visitatore potrà osservare da vicino nel corso dell’evento espositivo. 

Ogni decennio di attività è rappresentato nella mostra da opere pittoriche che prendono in esame i filoni principali dell’artista: il paesaggio e la figura umana. A queste vengono affiancate alcune ceramiche che esemplificano il linguaggio originale con cui Mario Gallorini si è fatto conoscere e apprezzare da pubblico e critica.

Nannoni Grappe, leader in Italia per la distillazione e la vendita di grappa, gin, brandy, whisky e distillati di frutta artigianali, incontra l’arte di uno degli autori toscani più apprezzati della sua generazione per un appuntamento imperdibile. All’apertura dell’evento sono infatti previste una degustazione e una visita dell'azienda a cura della master distiller dell’azienda. A seguire la presentazione delle opere di Gallorini a cura di Marco Botti.

L’ingresso ad "Ars Gratia Artis" è gratuito, ma è richiesta la prenotazione al numero 0564/905204.

www.nannonigrappe.it

BIOGRAFIA DELL’ARTISTA

Mario Gallorini (1926 - 2013) nasce ad Arezzo. Fin da piccolo palesa doti artistiche non comuni, che durante le scuole superiori vengono valorizzate da insegnanti come il pittore e maestro vetraio Ascanio Pasquini e l’architetto Mario Mercantini, figure centrali nell’ambiente artistico cittadino del Novecento.

Poco più che ventenne è tra i protagonisti del “gruppo dei pittori aretini”, formato da giovani artisti come Dario Tenti, Orlando Cavallucci e i fratelli Mario e Francesco Caporali, decisi a movimentare la vita culturale di una città alle prese con la rinascita postbellica. Alla sua ricerca Gallorini affianca l’impegno didattico, insegnando Educazione artistica alle scuole medie.

Del 1951 è la prima esposizione, all’interno della “Mostra di arte figurative” organizzata dal Sindacato provinciale pittori e scultori di Arezzo. 

Nel 1955 ottiene la cattedra di Ceramica alla neonata Scuola di arti e mestieri di Arezzo. Proprio nella ceramica l’artista trova la tecnica congeniale alla sua indole, sino a farne la forma espressiva prevalente e più apprezzata.

Nel 1963 esegue un’opera monumentale composta da tre ceramiche alte due metri e mezzo, collocata nell’atrio centrale degli Ospedali Riuniti di Santa Maria Sopra i Ponti di via Fonte Veneziana e oggi trasferita nel chiostro del Museo di Arte Medievale e Moderna di Arezzo.

Gli anni Sessanta e Settanta sono forieri di premi nazionali e internazionali, come la Coppa del Presidente della critica francese a Parigi e il Leone d’Oro dell’Unesco a Firenze.

Nel 1972 una nuova tappa centrale nella carriera di Gallorini è segnata dall’incontro con il mercante d’arte Sergio Denti a Calenzano. Grazie a questo sodalizio inizia anche un’epoca di prestigiose mostre in Italia e all’estero, sia di ceramica sia di pittura, due mondi che Gallorini porta avanti in parallelo fino agli ultimi anni della sua vita. Le sue opere sono presenti in prestigiose collezioni e collocate in edifici pubblici e privati. 

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