Una visita a Urbino con "amara sorpresa" - Foto

. Inserito in Arte

Riceviamo e pubblichiamo una nota dal Gruppo consiliare "Città al Centro" di Castiglion Fiorentino.

"Avevamo scelto il 29 settembre per andare in visita ad Urbino a vedere presso il Palazzo Ducale la Mostra che ha tra le sue opere esposte anche il “San Michele” di Bartolomeo della Gatta, prestato dal Museo Castiglionese, e per ammirare contemporaneamente “La Galleria Nazionale delle Marche”, da poco ampliata e riallestita.

Non era una data a caso, in quanto il 29 settembre il calendario comprende una delle Giornate dedicate a San Michele, quella che è anche festa degli altri Santi Arcangeli Gabriele e Raffaele, e che è celebrata sia nel calendario liturgico cattolico che in quello anglicano e in quello di alcune chiese protestanti.

La mostra è bella ed interessante, ma purtroppo abbiamo avuto un’amara sorpresa: l’opera castiglionese, tra le tante che sono esposte, è l’unica che evidenzia tanti ed evidenti danni, come è documentato dalle foto.

Il dipinto ha subìto probabilmente un movimento delle fibre del legno a causa del cambiamento dell’umidità ambientale, proprio il motivo per il quale i prestiti dei dipinti su tavola, normalmente, non vengono concessi per mostre ed esposizioni.

I danni sono visibili chiaramente anche ad occhio nudo e la tavola avrà senza dubbio necessità di un importante intervento conservativo. Si tratta probabilmente della riapertura di vecchie stuccature di restauro, ma è evidente- ed alcuni elementi già portano purtroppo in questa direzione - che l’alterazione delle fibre del legno possa compromettere anche la superfice pittorica originale.

Per quanto siamo a conoscenza, la Diocesi (proprietaria del dipinto) ha messo in atto tutte le procedure per il prestito e quindi i report presenti sulla consegna e l’assicurazione stipulata per la concessione faranno necessariamente tornare a Castiglion Fiorentino il dipinto probabilmente in condizioni ottimali, ma sicuramente in ritardo rispetto al 9 ottobre fissato come termine della mostra e comunque solo dopo un importante intervento di restauro.

La storia dell’opera racconta che già lo Storico Longhi aveva definito il dipinto delicatissimo e con uno strato pittorico sottilissimo, probabilmente anche per le antiche puliture; ad aggravare la situazione c’è il fatto che le tavole di legno del supporto sono orizzontali e non verticali come nella quasi totalità dei dipinti.

La mostra nel quale il dipinto si trova racconta il tempo di Federico da Montefeltro, un interessante viaggio attraverso un periodo cruciale sia per la storia di Urbino e della sua corte che per la storia dell’arte italiana, che proprio a quegli anni deve molto.

Tra gli artisti che Federico ebbe alla sua Corte c’era proprio anche Bartolomeo Della Gatta e da qui viene la presenza del dipinto Castiglionese alla mostra.

La mostra propone ben 80 opere - tra pitture, sculture, disegni, medaglie, affreschi staccati e codici – di cui un terzo provenienti dall’estero".

Tags: Castiglion Fiorentino Urbino San Michele dipinto