Cortona: rinviata conclusione restauro causa emergenza sanitaria

Nel pomeriggio di domenica scorsa, il presidente dell’Associazione per il Recupero e la Valorizzazione degli Organi Storici della Città di Cortona, ing. Gian Carlo Ristori, ha annunciato la sospensione delle attività attualmente in corso e di quelle previste per i prossimi mesi, «atto responsabile che non ammette alternative nella situazione attuale». Nello specifico, le iniziative sospese sono la presentazione del volume Miscellanea Cortonese (pubblicazione illustrata dedicata a figure della Cortona del passato), la seconda fase del restauro della Cappella dei Caduti nel Santuario di Santa Margherita e la totalità dei concerti della Stagione Organistica 2020.
Di seguito, la lettera inviata ai soci dell’associazione e alle istituzioni che con essa collaborano:
“Gentili Soci e amici dell’Associazione, buon giorno.
Vi informo che dopo l’annullamento dell’evento previsto il 23 aprile sto disdicendo tutti gli impegni correlati all’intero programma 2020. Un atto responsabile che non ammette alternative nella situazione attuale. Pochi giorni fa il Comune di Cortona ci ha comunicato la sospensione sine die dei lavori della commissione che dovrebbe valutare nel merito i programmi presentati da enti, associazioni e privati, ai fini di un parziale finanziamento; ho valutato molto positivamente questa decisione nel momento in cui tutte le risorse pubbliche dovrebbero essere destinate all’emergenza sanitaria.
Vi informo altresì che con le opportune cautele e in regime di massima sicurezza era continuato nelle settimane scorse il restauro della Cappella votiva nella Basilica di Santa Margherita. Un restauro complesso ma che restituirà alla Città un luogo di grande importanza civica e artistica. Dopo la direttiva emanata dal Governo nella notte del 21 marzo in materia di chiusura temporanea dei cantieri è stata decisa congiuntamente con il Governatore della Basilica la sospensione dei lavori.
Una particolarità: la data apposta nell’affresco centrale della Cappella è il 1920, anno in cui imperversava la febbre spagnola, una polmonite di origine ignota che fece in Italia e nel mondo milioni di vittime e che durò senza soste dall’ottobre 1918 al dicembre del 1920. Anche Cortona, dopo la tragedia della guerra 15-18, fu coinvolta in questa pandemia; fu requisito, e attrezzato a ospedale, un convento di clausura per accogliere ammalati di spagnola, sia civili, sia militari di ritorno dal nord e dalla prigionia. […]”