Calano i consumi, ma la sete dell'agricoltura aretina continua Ar24Tv

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Il Consorzio di Bonifica 2 Alto Valdarno prosegue la sua attività: nei quattro distretti irrigui condotte in pressione continuano a portare risorsa alle colture della Valdichiana. I rubinetti restano aperti nei campi della Valdichiana. In un ottobre dalle temperature estive e con assenza di precipitazioni le colture della vallata hanno sete e richiedono bagnature fuori stagione.

“Le condotte rimarranno quindi in pressione e in funzione oltre la tradizionale conclusione della campagna irrigua – spiega l’ingegner Lorella Marzilli, caposettore Irrigazione del Consorzio di Bonifica 2 Alto Valdarno -. La situazione si ripete ormai da qualche anno. E il 2023 non ha fatto eccezione, pur essendosi aperto con delle premesse diverse. Maggio è stato caratterizzato da piogge abbondanti e prolungate. I terreni, dopo aver assorbito molta acqua, hanno avuto scarsa necessità di irrigazione anche nel mese di giugno. Lo dimostrano i dati relativi alla fornitura alle aziende agricole che hanno registrato un segno fortemente negativo. Siamo passati dai 250.000 mc di risorsa distribuiti nello stesso mese del 2022, agli 80.000 del 2023”.

Nel mese di luglio il trend dei consumi è cresciuto per subire un’improvvisa impennata in agosto, complice la colonnina di mercurio stabilizzatasi sopra le medie stagionali e la piovosità praticamente azzerata.

E’ questo il mese in cui, quest’anno, si è toccato il picco della domanda irrigua: mezzo milione di metri cubi di acqua. A differenza dell’anno precedente quando il mese “nero”, o meglio “rosso”, è stato agosto con oltre 650 mila mc di risorsa distribuita nei 4 distretti irrigui gestiti dal Consorzio di Bonifica.

“Complessivamente il 2023 si chiude in linea con gli anni precedenti. Con 1.300.000 mc di acqua portata a destinazione al 30 settembre, contro il 1.700.00 di dodici mesi prima, segnati da una costante crisi idrica. Il crollo dei consumi è stato importante ed è sceso di 400.000 mc, il 25 per cento in meno rispetto al 2022, “annus horribilis” per l’agricoltura aretina e senese, minacciata dal rischio siccità. L’estate prolungata, a cui stiamo assistendo, richiede attenzione ma al momento non desta allarme: la risorsa è disponibile e anche le portate dei corsi d’acqua non risultano preoccupanti. La situazione potrebbe complicarsi solo se persistessero a lungo le condizioni che hanno caratterizzato l’avvio di ottobre. Le previsioni rincuorano. Dalla settimana prossima, infatti, dovrebbe piovere”, commenta il Direttore Generale Francesco Lisi. “Di fronte ai fenomeni meteorologici, che hanno caratteristiche sempre più estreme, non possiamo che strutturarci e realizzare infrastrutture adeguate in modo da poter affrontare le sfide poste dai cambiamenti climatici di cui, ogni giorno, osserviamo le caratteristiche e le conseguenze”.

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