Pesci in salvo per fare spazio ai lavori
Per il recupero e il trasferimento sono intervenute le guardie ittiche. Spostate decine di chili di trote e cavedani a Ortignano Raggiolo
Trote e cavedani hanno traslocato per far posto a uomini e mezzi del Consorzio di Bonifica 2 Alto Valdarno, impegnato nell’esecuzione dell’intervento destinato a curare la grave erosione che ha interessato la sponda sinistra del Teggina, in località Macee, nel comune di Ortignano Raggiolo.
Un’opera importante che consentirà il ripristino della difesa di sponda, il recupero della corretta sezione di deflusso del torrente e – con il contributo finanziario del comune - anche la salvaguardia della pista ciclabile adiacente.
La mitigazione del rischio idraulico non può prescindere dal rispetto degli ecosistemi presenti nel corso d’acqua.
Ecco perché, prima dell’avvio dei lavori in alveo, il Consorzio ha programmato la cattura e lo spostamento del pesce presente.
Il trasferimento è stato eseguito con grande attenzione e cura da Vittorio Magi, guardia ittica e delegato regionale di Enal Pesca, in collaborazione con i volontari di Fipsas Arezzo.
“Si è trattato di un lavoro particolarmente impegnativo, poiché il tratto interessato dall’intervento è densamente molto popolato. Abbiamo recuperato e trasferito decine di chili di pesci autoctoni, salvaguardando l’habitat naturale del fiume”, ha spiegato Magi.
A breve quindi il cantiere entrerà nel vivo e potranno iniziare i lavori all’interno dell’alveo per realizzare l’intervento progettato per garantire una protezione integrata alla sponda del torrente Teggina e al contempo all’attraversamento posto sulla confluenza con il fosso superficiale.
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