Giornata delle manutenzioni, il Consorzio di Bonifica fa il punto sui lavori

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Con l’assessore regionale all’ambiente Monia Monni  insieme ad ANBI Toscana e agli altri Consorzi di Bonifica per fare il punto sull’importante attività svolta quotidianamente su fiumi, torrenti e canali.

Nell’Alto Valdarno, in dodici mesi,  sono stati realizzati interventi  per quasi 11.000.000 euro  che hanno interessato circa 1.100 km di corsi d’acqua.  Un lavoro costante e quotidiano per proteggere il territorio dal rischio di allagamenti e alluvioni, per migliorare la risposta dei corsi d’acqua alle sollecitazioni di eventi meteorologici sempre più intensi, per fermare i fenomeni di dissesto idrogeologico, con effetti benefici anche sul decoro urbano, sulla fruibilità delle aste fluviali e sul benessere della fauna che vive sulle sponde e in alveo.

Oggi, con la giornata delle manutenzioni, l’assessore regionale all’Ambiente Monia Monni ha voluto celebrare proprio il lavoro silenzioso e importante svolto dai Consorzi di Bonifica che, con esperienza, costanza e professionalità, si occupano della “cura” del reticolo idraulico. Oltre 6.200 km di fiumi, torrenti e canali, solo nel comprensorio Alto Valdarno che abbraccia 54 comuni e 3 province.

Nel 2020, l’attività ordinaria ha interessato quasi 1.100 km di reticolo su cui sono stati effettuati interventi per quasi 11 milioni di euro. Una cifra importante a cui si sommano i finanziamenti regionali e nazionali intercettati per la realizzazione di ulteriori lavorazioni volte a migliorare ancora la sicurezza idrogeologica del territorio.

Lavoriamo 365 giorni all’anno nel pieno rispetto delle normative vigenti e del ritmo biologico dell’ambiente. La nostra attenzione è rivolta alla riduzione del rischio idraulico ma con un occhio attento alla difesa e conservazione del ricco habitat fluviale che caratterizza i nostri corsi d’acqua”, spiega la Presidente del Consorzio di Bonifica 2 Alto Valdarno Serena Stefani, che riveste anche il ruolo di Vice Presidente di ANBI Toscana. “Per questo abbiamo adottato e rispettiamo un manuale di buone pratiche, lavoriamo in collaborazione con le associazioni di volontariato per individuare le tempistiche di intervento più adeguate per non compromettere la riproduzione dell’avifauna, provvediamo a segnalare la presenza di nidi e cerchiamo di usare tecniche soft per evitare di procurare disturbo agli animali. Grazie a un accordo con le associazioni dei pescatori, inoltre, ci preoccupiamo di traslocare i pesci prima di affrontare le lavorazioni che richiedono l’ingresso dei mezzi in acqua. Anche nel taglio delle piante siamo molto attenti. Soprattutto in presenza di esemplari autoctoni e di pregio, l’abbattimento è l’ultima opzione. Ci arriviamo solo dopo aver valutato davvero le condizioni di salute e stabilità di ogni soggetto. Interveniamo con efficacia invece per contrastare la presenza di specie aliene, invasive e infestanti, colpevoli, spesso, di rendere più fragili i terreni. Come potete capire la manutenzione ordinaria dei corsi d’acqua è un lavoro tutt’altro che semplice, in cui devono essere coniugati più aspetti, tutti estremamente importanti: sicurezza, difesa del suolo, ecologia e fruibilità, e in cui sono richieste più professionalità. A volte poi a complicare il quadro contribuisce anche la situazione geomorfologica dei terreni che ci costringe a studiare soluzioni particolari e a volte inedite. In alcuni casi abbiamo potuto raggiungere la sponda da manutenere solo con l’ausilio di piccoli natanti, in altri abbiamo dovuto puntare su tagli dall’alto con la tecnica del tree climbing. In un caso, per far arrivare in alta montagna i materiali necessari per la sistemazione di un briglia siamo stati costretti a ricorrere al trasporto in elicottero!”, conclude Stefani, ripercorrendo l’attività svolta dall’ente negli ultimi dodici mesi. Un’attività valorizzata anche dall’Assessore Monni che ha voluto celebrare questo impegno chiamando a raccolta tutti e sei i Consorzi di Bonifica e ANBI Toscana, l’associazione che li rappresenta.  “Oggi – ha detto Monni - vogliamo presentare alla cittadinanza il grande lavoro che la Regione Toscana ed i Consorzi di Bonifica, svolgono per la riqualificazione e la manutenzione costante dei nostri fiumi. Insieme riusciamo ad investire più di 90 milioni l’anno, che permettono non solo di curare la sicurezza del reticolo ma anche di creare nelle aree fluviali, spazi verdi fruibili dalla cittadinanza. I nostri Fiumi curati e ben manutenuti, soprattutto nelle aree urbane, rappresentano veri polmoni verdi”.

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